Cos'è La Cannabis Ruderalis?
La Ruderalis è una sotto-specie di cannabis, piccola e robusta, responsabile delle genetiche autofiorenti di molte varietà.
La cannabis ruderalis è probabilmente la sotto-specie di cannabis di cui si parla meno spesso. La ruota di scorta. Il fanalino di coda. Nonostante questo, l'erba che gustate di solito potrebbe contenere genetiche di questa specie. Grazie ad essa infatti è stato possibile creare le varietà autofiorenti.
L'essenza stessa della ruderalis è racchiusa nella sua denominazione botanica. Ruderalis viene dal termine "ruderal". Si tratta di una classificazione botanica attribuita ad una categoria di piante che si insediano solitamente tra ruderi e vecchie costruzioni, e in generale in ogni ambiente su cui è intervenuto l'uomo. Tra gli esempi, citiamo gli arbusti che crescono ai margini delle strade e nei terreni coltivati.
La ruderalis è stata inizialmente classificata dal botanico russo D.E. Janischevsky nel 1942.[1] Egli notò le sue caratteristiche uniche, differenti dagli esemplari di cannabis sativa ed indica.
Tuttavia, il fatto che la ruderalis sia una sottospecie completamente diversa resta argomento di acceso dibattito. Non esistono ancora sufficienti prove a livello genetico. Si pensa inoltre che tale varietà si collochi a metà strada tra le genetiche sativa e quelle indica. Nel resto di questo articolo, per amore di chiarezza, ci riferiremo alla ruderalis come una sotto-specie.
RADICI DELLA RUDERALIS
La cannabis ruderalis è una sotto-specie robusta e resistente. È originaria di zone con climi rigidi come Russia, Europa centrale e Asia centrale. Si ritiene che la ruderalis discenda dalla nota cannabis Indica, una sottospecie che possiede rami piuttosto corti e foglie larghe. La indica è conosciuta tra coltivatori e consumatori per i suoi effetti rilassanti a livello fisico.
La ruderalis ha sviluppato caratteristiche abbastanza diverse rispetto alle sue sorelle vegetali. Il progenitore della cannabis ruderalis ed indica è la cannabis sativa. Questa è una sotto-specie alta e con foglie sottili, associata ad effetti euforici ed energizzanti. È nativa di climi più caldi e temperati.
La ruderalis è piuttosto piccola in natura. Raggiunge al massimo gli 80cm al pieno della sua maturazione. Possiede meno ramificazioni rispetto alle varietà indica e sativa. Inoltre, le sue foglie sono molto più piccole ed hanno tre "dita".
Ad ogni modo, la caratteristica più evidente della ruderalis è qualcosa che sta causando un gran trambusto, e sta portando alla graduale domesticazione di questa varietà un tempo selvatica.
LA AUTOFIORENTE ORIGINALE
Per potersi adattare ad una varietà di climi diversi, la ruderalis ha sviluppato l'abilità di autofiorire. In questo modo la pianta è in grado di fiorire e spargere i suoi semi in vari periodi dell'anno con diversi gradi di illuminazione, riuscendo così a sopravvivere.
I coltivatori sanno bene che quando è giunto il momento di indurre la fioritura nelle loro piante indica e sativa indoor, essi devono alterare il fotoperiodo, o ciclo di luce, a cui le piante di marijuana sono esposte.
Ciò non si applica alla ruderalis. Essa infatti inizia a fiorire automaticamente, in base al grado di maturità raggiunto. La maggior parte degli ibridi ruderalis inizia la fase di fioritura tra i 21 e i 30 giorni dopo la germinazione.
Questa caratteristica ha favorito l'introduzione delle genetiche ruderalis nelle grow room e nei giardini degli allevatori che desideravano ridurre i tempi di crescita e coltivare con più facilità. Eliminando la necessità di alterare il fotoperiodo, è stato possibile eliminare anche uno degli impegni più gravosi che il coltivatore deve sostenere.
CONTENUTO DI CANNABINOIDI
Molte varietà produttive ad alto contenuto di THC vengono arricchite con genetiche autofiorenti provenienti dalla ruderalis. Tuttavia, le piante che derivano esclusivamente da questa sotto-specie in genere non sono adatte all'uso per scopi ricreativi. Infatti, le varietà ruderalis sono per loro natura molto povere di THC.
Tale caratteristica è probabilmente dovuta al fatto che la pianta ha vissuto per molto tempo in ambienti selvaggi, senza subire manipolazioni genetiche e processi di allevamento selettivo.
Comunque, ciò non rende la ruderalis completamente inutile.
Oltre a fornire genetiche autofiorenti, questa sottospecie ha un contenuto di CBD abbastanza elevato. Pertanto, potrebbe essere utile per applicazioni terapeutiche in cui gli effetti psicoattivi del THC sono sgraditi dai pazienti o semplicemente superflui.