Cannabis, disfunzione erettile e prestazioni sessuali
La cannabis può avere un forte impatto sulle prestazioni sessuali di uomini e donne. In che modo l'erba condiziona le prestazioni sessuali?
Il legame tra ganja, disfunzioni erettili e prestazioni sessuali è sempre stato un argomento di grande interesse per i consumatori di cannabis. Sia gli uomini che le donne hanno notato che la cannabis influisce senza dubbio sulla capacità di fare sesso e anche sul modo in cui esso viene percepito.
Per alcune persone, la ganja è un ottimo stimolante sessuale. In altri soggetti invece, riduce o elimina completamente l'eccitazione. In che modo l'erba condiziona le prestazioni sessuali?
IN CHE MODO LA CANNABIS INCIDE SULLE PRESTAZIONI SESSUALI?
La risposta a questa domanda è tutt'altro che chiara. Provate a chiedere a qualche consumatore di cannabis in che modo l'erba influisce sulla loro performance "a letto". Otterrete risposte totalmente contrastanti:
Qualcuno vi dirà che fumare erba è utile per migliorare le prestazioni sessuali. In alcuni soggetti la cannabis aumenta la libido ma aiuta anche a "durare di più". Altre persone potrebbero affermare che il sesso "è più piacevole" quando si è sballati.
Certi individui invece dichiarano che l'erba inibisce le loro prestazioni sessuali, e soprattutto la capacità di ottenere o mantenere un'erezione, di raggiungere l'orgasmo, o semplicemente di restare "concentrati sull'atto".
CANNABIS E DISFUNZIONE ERETTILE:
Purtroppo, sono state svolte pochissime ricerche per analizzare il legame tra uso di cannabis e prestazioni sessuali. E i pochi studi/sondaggi condotti sull'argomento sono insufficienti per dissipare i dubbi.
Un articolo pubblicato sul Journal of Psychoactive Drugs nel 2012 ha evidenziato che gli uomini descrivono la cannabis soprattutto come sostanza stimolante, che aumenta il desiderio di infilarsi sotto le lenzuola.[1] Tuttavia, lo stesso articolo ha anche mostrato delle prove secondo le quali la cannabis provocherebbe problemi di erezione, una diminuzione della conta spermatica, e bassi livelli di testosterone (spesso associati a disfunzione erettile).
Un altro documento presentato sul Journal of Sexual Medicine nel 2010 ha osservato che gli studi in vitro e su cavie animali producono gli stessi preoccupanti risultati. Gli autori dell'articolo (ricercatori della University of Ottawa, Queen’s University, e Cairo University) hanno riscontrato che alcune sostanze presenti nella cannabis possono avere effetti contrastanti sui recettori situati sul tessuto erettile del pene. Ciò potrebbe quindi provocare delle disfunzioni erettili.
I risultati ottenuti da queste ricerche sono molto interessanti. Tuttavia, non sono ancora sufficienti per giungere a conclusioni definitive riguardo gli effetti della cannabis sulle prestazioni sessuali.
IN CHE MODO LA CANNABIS INFLUISCE SULLE PRESTAZIONI SESSUALI DELLA DONNA?
Non dimentichiamo che gli uomini non sono gli unici ad incontrare problemi durante la prestazione sessuale. Ovviamente le donne non soffrono di disfunzioni erettili. Tuttavia, talvolta alcuni disturbi possono compromettere la loro capacità di fare sesso e di raggiungere l'orgasmo.
Ancora una volta, sono state svolte pochissime ricerche in questo campo (in realtà quasi nessuna). Ad ogni modo, nel 2015 una giornalista di Vice, Sophie Saint Thomas, ha intervistato la dottoressa Judie Holland, psichiatra ed autrice di “Moody Bitches: The Truth About the Drugs You're Taking, the Sleep You're Missing, the Sex You're Not Having and What's Really Making You Crazy”. Il libro parla degli effetti della cannabis sulle donne, durante i rapporti sessuali.[2]
In particolare, l'articolo si è focalizzato sul problema della secchezza vaginale. La D.ssa Holland ha spiegato che la cannabis può agire sulle mucose. Essa infatti provoca spesso secchezza della bocca. La cannabis però potrebbe influenzare anche la mucosa della vagina, ostacolando la sua naturale capacità di lubrificazione.
"Non tutta la cannabis provoca secchezza della bocca. Ma, se fumate una varietà che vi causa secchezza a livello orale, è probabile che renderà asciutte anche le vostre parti intime", ha dichiarato la D.ssa Holland.
L'IMPORTANZA DELLE VARIABILI
È importante ricordare che, quando si tratta di cannabis e dei suoi effetti sulle prestazioni sessuali, esiste un gran numero di variabili da tenere in considerazione.
Il dosaggio, ad esempio, è estremamente importante. Pensate all'alcool. In piccole dosi, l'alcool può aiutare a rimuovere i freni inibitori, aumentare la libido, e infine innescare il desiderio di infilarsi sotto le coperte.
Però, a dosi più elevate, l'alcool causa problemi di coordinazione motoria. Può anche provocare una disfunzione erettile, o difficoltà a raggiungere l'orgasmo, oltre ad altri sintomi come nausea e vomito, che ostacolano lo svolgimento della prestazione sessuale.
Oltre al dosaggio, è fondamentale tenere presente che ogni individuo reagisce in modo diverso alle sostanze psicoattive come la cannabis, proprio come avviene con l'alcool.
Ognuno di noi conosce almeno una persona che diventa una mina vagante dopo aver bevuto solo 1 o 2 drink. Tuttavia, molti di noi conosceranno anche soggetti che, indipendentemente dalle bottiglie di alcool consumate, restano calmi e composti.
Lo stesso vale per la cannabis. In alcuni individui l'erba induce calma, gioia ed eccitazione. In altre, provoca nausea, ansia o paranoia. Tutto dipende dalla reazione individuale di ogni persona nei confronti della cannabis, e dalla varietà d'erba che viene consumata.
"Esistono varietà di cannabis che aiutano a percepire meglio e ad essere più consapevoli del proprio corpo. Altre invece ci rendono più critici e attivi a livello cerebrale. È importante procedere per tentativi, fino a scoprire le varietà più adatte alle proprie esigenze" ha spiegato la D.ssa Holland.
VERRANNO SVOLTE ULTERIORI RICERCHE SUL LEGAME TRA GANJA E SESSO?
Nella sua intervista su Vice, la D.ssa Holland ha reso noto che probabilmente le ricerche per esaminare il rapporto tra consumo di cannabis e prestazioni sessuali resteranno sempre molto limitate.
"Pensate agli elementi che promuovono la ricerca scientifica. Le case farmaceutiche pagano i ricercatori per sviluppare nuovi farmaci. Il governo paga i ricercatori per capire se qualche sostanza è pericolosa. In questo settore, invece, nessuno ha interesse a svolgere ricerche. Non c'è alcuna necessità, né sufficienti risorse economiche a disposizione", ha dichiarato.
Questa purtroppo è la triste realtà del settore della ricerca medica. I lettori come voi potrebbero essere interessati a conoscere il legame tra consumo di cannabis e funzionalità sessuale. Ma questa non è una priorità delle case farmaceutiche, né della ricerca governativa. Pertanto, probabilmente non sentirete parlare spesso di questo argomento.