Oidio: cos'è, come trattarlo e come prevenirlo
L'oidio, o mal bianco, è un'infezione micotica. Può colpire vari tipi di piante. Chi coltiva cannabis deve affrontare questo problema con una certa regolarità.
La cannabis può subire attacchi da parte di vari parassiti e agenti patogeni. Uno di essi è l'oidio, detto anche mal bianco. Informandosi in modo approfondito su questa malattia e le sue cause, è possibile prevenire lo sviluppo di oidio nelle proprie piante, e trattare i primi sintomi con tempestività.
COS'È L'OIDIO?
L'oidio è una infezione micotica. Può verificarsi in qualsiasi tipo di pianta. I coltivatori di cannabis spesso devono affrontare questo tipo di malattia.
Come si può intuire dal nome, questa infezione genera una sottile lanugine bianca, che ricopre soprattutto le foglie più giovani. All'inizio il fungo provoca un arricciamento delle foglie verso l'alto. Con il passare del tempo, la foglia si secca e muore.
L'oidio è un fungo parassita che si nutre del fogliame. Gradualmente, le foglie colpite marciscono, mentre la crescita complessiva della pianta si interrompe bruscamente. Nelle piante di cannabis, l'oidio può provocare una drastica riduzione del raccolto, o persino distruggere le cime stesse.
Nei casi più gravi, l'oidio può uccidere la pianta. Le spore fungine sono estremamente resistenti. Possono sopravvivere nel vostro giardino per lunghi periodi di tempo, attaccando la piantagione successiva.
QUALI SONO LE CAUSE DELL'OIDIO?
Gli agenti patogeni possono attaccare con successo una pianta solo se il suo metabolismo è poco equilibrato. Oltre ai fattori ambientali, lo squilibrio nutrizionale è una delle principali cause di debolezza nelle piante. Questa fragilità favorisce lo sviluppo dell'oidio.
Le carenze nutritive più frequenti sono quelle di silicio e di calcio. Questi due elementi sono essenziali per la formazione dei tessuti strutturali della pianta. Essi agiscono come difesa naturale contro l'attacco di parassiti e funghi come l'oidio. Un'altra causa di debolezza potrebbe essere un eccesso di azoto. Questa condizione può diluire la linfa della pianta, rendendola più incline alle infezioni da parte di insetti e agenti patogeni.
L'oidio è causato da vari tipi di funghi. Essi prediligono soprattutto gli ambienti molto umidi, privi di un adeguato ricircolo d'aria. I livelli di umidità eccessivi sono un terreno ideale per la riproduzione di funghi e batteri. La mancanza di ventilazione non fa altro che peggiorare la situazione.
Se il vostro giardino non riceve la giusta aerazione, il calore e l'umidità si accumuleranno creando delle "sacche" attorno alle vostre piante.
Tali "sacche" rappresentano un habitat perfetto per la moltiplicazione e la diffusione delle spore fungine.
Gli spazi di coltivazione molto affollati sono molto più inclini a sviluppare infezioni da oidio. Quando le piante sono molto vicine le une alle altre, e il loro fogliame si tocca o si sovrappone, ciò favorisce l'accumulo di umidità e di aria stagnante. Questo ambiente è ottimale per la riproduzione dei funghi.
Se una pianta infetta tocca le foglie di un altro esemplare, le spore di oidio possono diffondersi e contaminare le piante adiacenti.
COME SCONFIGGERE L'OIDIO
L'oidio può avere effetti devastanti sul vostro giardino, soprattutto se non viene trattato tempestivamente. Per fortuna, un'infezione leggera può essere gestita con molta facilità. Di seguito indichiamo le istruzioni passo-passo per affrontare l'oidio non appena si notano i primi sintomi:
1. Pulire le foglie infette
Pulite tutte le superfici infette usando acqua con pH elevato. Il pH deve avere un valore tra 8,0 e 8,2. In questo modo creerete un ambiente inospitale per le spore, evitando che formino nuovamente una colonia nel breve termine.
Usate dei tovaglioli di carta, una spugna o un canovaccio, immergeteli nell'acqua fredda e usateli per pulire le piante. Qualunque strumento scegliate per detergere le foglie, ricordatevi sempre di gettarlo nella spazzatura dopo l'uso. Le spore fungine aderiscono a qualsiasi materiale e possono diffondersi ad altre piante del vostro giardino o in casa.
2. Potate, se necessario
Prendete un buon paio di cesoie da giardinaggio, e tagliate tutte le foglie secche o ingiallite. Così facendo aiuterete la pianta a riorganizzare le sue energie. Le foglie infette moriranno e cadranno in ogni caso. Ancora una volta, ricordatevi di gettare immediatamente tutte le foglie tagliate, per evitare che le spore si disperdano nell'ambiente.
3. Non trapiantate gli esemplari infetti
Le spore dei funghi si moltiplicheranno anche nel nuovo terreno, e rischiereste di infettare le altre piante presenti nel giardino o nella vostra casa. Coprite la parte superficiale del terreno della pianta malata con un po' di compost fresco. In questo modo eviterete che le spore schizzino sulle altre piante quando le innaffiate.
4. Curate le vostre piante e applicate delle strategie preventive
Per finire, dovrete trattare le vostre piante con un apposito antimicotico.
I prodotti come gli oli essenziali o Green Cleaner, ad esempio, sono eccellenti e anche molto semplici da usare. Gran parte degli antifungini devono essere diluiti in acqua e spruzzati direttamente sulle foglie.
In alternativa, potete applicare l'olio di neem sulle vostre piante. Ma ricordatevi di non spruzzarlo sulle cime.
COME EVITARE LA FORMAZIONE DI OIDIO IN FUTURO
Se vi è già capitato di dover affrontare un'infezione da oidio, saprete già quanto può essere sgradevole questo problema. Pertanto, dovete fare del vostro meglio per prevenire qualsiasi attacco futuro, evitando di dover combattere la malattia nel suo pieno svolgimento.
Fortunatamente, ridurre il rischio di infezione da oidio è piuttosto semplice. Ricordate sempre di tenere sotto controllo i livelli di umidità nel vostro giardino. Inoltre, verificate che nell'ambiente sia presente un adeguato ricircolo d'aria.
La soluzione migliore per ottenere una corretta ventilazione dei locali è installare delle ventole e un buon sistema di aerazione. Fate in modo che le vostre piante non siano troppo addossate tra loro e che l'aria circoli liberamente in tutto lo spazio di coltivazione, soprattutto sopra la chioma (il punto principale in cui si concentra l'aria calda e umida).
Per verificare il tasso di umidità, usate un igrometro e cercate di non superare questi livelli:
- 65–80% per i germogli
- 60–70% per le piante in fase vegetativa
- 40–55% massimo per le piante in fase di fioritura
- 35–45% nelle ultime 2 settimane prima del raccolto
Ricordate che l'oidio è una infezione molto tenace. Tuttavia, di solito non basta un po' di umidità in eccesso per scatenarla. Spesso occorre una combinazione letale di aria stagnante, mancanza di ventilazione e ambiente caldo e umido per favorire lo sviluppo e la diffusione delle spore fungine.
L’OIDIO NON È L'UNICA MUFFA A CUI BISOGNA STARE ATTENTI
L'oidio è un patogeno fungino comune, ma ce ne sono anche altri da tenere d'occhio. Gli ambienti umidi con un flusso d'aria ridotto generano una varietà di funghi differenti che possono danneggiare la salute delle piante.
MARCIUME DELLE CIME
La botrite, o marciume delle cime, è un'altra infezione fungina comune. Questa muffa è inizialmente difficile da rilevare, ma diventa evidente quando le foglioline resinose iniziano a scolorirsi e seccare. Solitamente, questi segnali si verificano proprio alla base delle foglioline resinose, dove si uniscono con la cima. Se non trattato, il marciume delle cime provocherà numerose zone marcie nei fiori e delle crescite soffici e bianche. Per evitare questo fastidio, mantieni l'umidità relativa inferiore al 50% e lascia le ventole in funzione per fornire un buon flusso d'aria. Se rilevi il marciume delle cime, è importante rimuovere subito le cime interessate per impedirne la diffusione.
FUSARIUM
Il Fusarium è una malattia fungina del terreno che è particolarmente difficile da rilevare ed eliminare. Questo agente patogeno provoca avvizzimento, crescita stentata, marciume radicale e dello stelo ed arrossamento dello xilema (i vasi che trasportano acqua nello stelo).
Infine, il Fusarium può anche ostruire lo xilema ed impedire che l'acqua venga consegnata alle foglie ed ai fiori che si trovano oltre il blocco. Questo porta all'avvizzimento ed all’eventuale morte della pianta. È facile vedere come questo fungo possa generare il caos in una coltivazione di cannabis. Oltre ad essere letale, il Fusarium è notoriamente difficile da eliminare. Il fungo può rimanere dormiente nel terreno per lunghi periodi di tempo, emergendo durante la stagione calda.
Se noti i suddetti sintomi, è probabile che tu abbia a che fare con questo agente patogeno. È devastante: l’unica cosa da fare è quella di rimuovere e distruggere il prima possibile le piante affette. In futuro, dovrai anche evitare di utilizzare quella zona del tuo giardino. Il terreno infetto da Fusarium deve essere lasciato riposare per almeno 4–5 anni prima di poterlo riutilizzare. L'altra opzione è quella di rimuovere il terreno e sostituirlo con della terra fresca.
FUMAGGINE
La fumaggine è un tipo di fungo che può infettare le piante di cannabis dopo essere state attaccate dai parassiti. Inizia ad attaccare dopo che gli insetti attaccano le foglie ed espongono la linfa. Questi tipi di muffe non attaccano le piante direttamente, ma possono comunque essere problematiche. Una crescita eccessiva può bloccare la luce e prevenire la fotosintesi.
La fumaggine prende il nome dalla sua stretta somiglianza con la sostanza nera che si trova nei caminetti. Questo tipo di fungo può anche apparire marrone scuro. La crescita iniziale apparirà come uno strato sottile di polvere, tuttavia, se non viene trattata, si svilupperà in uno strato spesso. Può colpire le piante durante tutto l'anno ed è particolarmente prolifica durante l'infestazione da parassiti.
La fumaggine può essere affrontata senza l'uso di prodotti chimici. Basta pulire le foglie o spruzzarle con dell’acqua tiepida per sbarazzarsi dell'infezione per un po'. Nel tempo, il fungo può tornare riapparire, ma l'acqua è sufficiente per tenerlo a bada periodicamente prima del raccolto.
PYTHIUM
Il Pythium è un genere di funghi che comprende oltre 150 specie. Alcuni di loro vivono liberamente nel suolo e sono innocui per le piante di cannabis. Altri sono patogeni ed infettano animali, piante e funghi allo stesso modo. I funghi di Pythium possono causare danni considerevoli alle piante durante le loro prime settimane di vita.
Spesso chiamato marciume radicale, il Pythium è un parassita che si nasconde nella rizosfera. Il suo habitat naturale lo rende notevolmente difficile da rilevare. Lo scolorimento marrone vicino alle radici, un cattivo odore e le piante avvizzite che collassano sono i segnali per rilevarlo.
Il Pythium prospera quando si verifica un eccesso d’acqua. Dare troppa H₂O alle tue piante crea l'ambiente perfetto per la muffa: ossia l’eccesso di umidità e la mancanza d’aria. Per evitare che il Pythium si insedi, annaffia la tua pianta solo quando i primi 3cm della superficie del terreno sono asciutti.