Perché la Cannabis Influisce sulle Persone in Modo Diverso
Fumare cannabis può essere un’esperienza positiva per te, ma non è così per tutti. Per quale motivo? E perché i tuoi amici sembrano sballarsi molto di più con le stesse quantità d’erba? Continua a leggere per scoprire i fattori personali e non personali che influenzano il modo in cui ognuno di noi vive l'esperienza con la cannabis.
Immagina questo scenario: tu e quattro amici siete nel bel mezzo di una sessione attorno ad un falò sulla spiaggia. Ne rolli una, la accendi, fai due tiri profondi e la passi alla persona seduta vicino a te.
Quando la canna avrà fatto il giro completo, tutti quanti inizierete a sentirne gli effetti. Tuttavia, mentre tu stai bene e non hai problemi a gestire lo sballo, ti accorgi che i tuoi amici stanno fissando il vuoto o sono in preda al panico. A questi punti, potresti iniziare a chiederti: “Sto fumando troppo? O sono semplicemente i miei amici a non reggere bene lo sballo?”.
Ovviamente, non è solo una questione legata all’essere un fumatore veterano o dilettante e, in questi casi, la scienza può sicuramente venirci incontro. Quindi, caro lettore, non preoccuparti. Se leggerai questo articolo fino alla fine, dovresti trovare le risposte alle tue domande sul perché gli effetti della marijuana variano da persona a persona.
IN CHE MODO LA CANNABIS INFLUISCE SUL CORPO E SULLA MENTE?
Inizieremo a rispondere a questa domanda parlando del sistema endocannabinoide. Ogni essere umano è dotato di questo sistema composto da numerosi recettori distribuiti in tutto il sistema nervoso. Questi recettori si legano o interagiscono con i cannabinoidi come il THC e il CBD.
Ci sono due recettori primari all’interno del SEC: CB1 e CB2. Il ruolo principale dei recettori CB1 è controllare la modulazione dei circuiti di ricompensa del cervello. Per quanto riguarda l’uso della cannabis, il CB1 ha un’influenza diretta sulla trasmissione della dopamina (da qui l’effetto euforico che proviamo dopo aver fumato).
Allo stesso tempo, i recettori CB2 si dedicano principalmente alle risposte immunitarie ed infiammatorie. Una volta attivato, il CB2 aiuta il corpo a raggiungere uno stato più rilassato, senza causare alterazioni.
Quindi, in poche parole, i recettori CB1 si occupano delle funzioni cerebrali, mentre i recettori CB2 sono più legati all’immunità e alle risposte fisiche.
PERCHÉ LA CANNABIS COLPISCE LE PERSONE IN MODO DIVERSO?
La frase “ognuno di noi ha il proprio modo di reagire” non potrebbe essere più azzeccata quando si tratta di cannabis. Alcune persone si godono la loro prima esperienza con la cannabis a tal punto da volerla riprovare, mentre altre provano sensazioni negative e poco gradevoli.
GLI STUDI SUL PERCHÉ LA CANNABIS COLPISCE LE PERSONE IN MODI DIVERSI
Tutto questo ricade all'interno del nucleus accumbens (NAc), una regione dell’ipotalamo. Alcune attività neurali all’interno del NAc innescano effetti simili alla psicosi una volta che il THC entra in gioco. Allo stesso tempo, ci sono altri neuroni associati ad effetti gratificanti.
Il modo in cui una persona reagisce allo sballo della cannabis dipende molto da quale particolare regione viene attivata dopo aver fumato. Questo è il motivo per cui alcune persone hanno un’affinità talmente forte per la cannabis che diventa una componente importante della loro vita.
Ma c’è anche l’altro lato della medaglia da considerare, dove le persone associano la marijuana a paranoie, allucinazioni ed altri sintomi spiacevoli. Per la maggior parte, è tutta una questione di predisposizione genetica.
QUALI FATTORI DETERMINANO SE GLI EFFETTI DELLA CANNABIS PORTERANNO AD UN’ESPERIENZA POSITIVA O NEGATIVA?
Anche se la genetica gioca ancora un ruolo importante nell’esperienza complessiva che proviamo dopo aver fumato, ci sono altri due fattori importanti da considerare: lo stato d’animo della persona e l’ambiente in cui si trova (il cosiddetto “set and setting”). Il tuo umore e le tue percezioni al momento dell’assunzione, insieme alle quantità di THC consumate, contribuiranno sicuramente a farti vivere un’esperienza positiva o negativa.
Anche il tipo di varietà giocherà un ruolo. Oltre al THC, al CBD e agli altri cannabinoidi, si ritiene che anche i terpeni aromatici incidano sullo sballo, motivo per cui alcune varietà ti provocheranno effetti diversi rispetto ad altre. Alcune potrebbero sballarti in modo perfetto e bilanciato, mentre altre potrebbero risultare fin troppo travolgenti. Se vuoi conoscere meglio le reazioni del tuo corpo, tieni traccia del tuo consumo e prendi nota di ciò che senti dopo aver consumato ogni varietà. Questo dovrebbe aiutarti a determinare con maggiore precisione quando arriva il momento di fumare.
PERCHÉ OGNI PERSONA REAGISCE ALLA CANNABIS IN MODO DIVERSO?
Che ne dici di approfondire meglio questo argomento? Qui ci sono diversi fattori personali che influenzano l’interazione di un individuo con la cannabis, seguiti da alcuni fattori meno personali. E, poiché siamo tutti calibrati in modo diverso, questi varieranno da persona a persona.
GENETICA
Abbiamo già accennato al modo in cui il tuo corredo genetico contribuisce al tuo viaggio globale con la cannabis. Ma ecco alcuni numeri specifici: negli Stati Uniti, ad esempio, circa il 20% della popolazione adulta è portatrice di una mutazione genetica unica. Per alcuni di loro, ciò significa un aumento dei livelli di endocannabinoidi nei loro corpi.
Se fai parte di questa fascia demografica, avrai meno rischi di provare l’ansia causata dal consumo di THC. Ma, a causa degli alti livelli di cannabinoidi nel tuo corpo, sarai probabilmente meno reattivo sia al CBD che al THC. Dall’altro lato dello spettro ci sono persone con livelli più bassi di endocannabinoidi (ovvero con un tono endocannabinoide più ridotto). Queste persone saranno più predisposte a sperimentare gli effetti psicotropi del THC.
Al di fuori della paranoia, c’è un vantaggio nell’avere meno endocannabinoidi. Non dovendo consumare troppa marijuana per raggiungere lo sballo, dovrai spendere meno soldi per acquistarla, il che dovrebbe farti risparmiare una discreta quantità di denaro a lungo andare.
BIOCHIMICA
Come suggerisce il nome, la biochimica riguarda i processi chimici all’interno degli organismi viventi. E, come la genetica, questa varia da persona a persona.
Ogni volta che assumiamo dei composti di varia natura, che si tratti di cannabis, caffeina o alcol, il nostro corpo reagisce in modo diverso. Anche le nostre biochimiche cambiano nel tempo, a seconda della genetica, della dieta, dello stile di vita, dell’esposizione allo stress, delle condizioni di salute e di alcune nostre abitudini.
Gli endocannabinoidi, ad esempio, vengono prodotti in presenza di acidi grassi omega-3. Se la tua dieta è priva di questi acidi grassi, il tuo sistema endocannabinoide funzionerà in modo meno efficiente. Ciò può aumentare gli effetti del THC, causando episodi di ansia e lievi psicosi.
SESSO E ORMONI
Anche gli ormoni tendono a svolgere un ruolo nel modo in cui sperimentiamo la cannabis. Gli uomini, ad esempio, hanno maggiori probabilità di essere sorpresi duramente dalla fame chimica rispetto alle donne. D’altro canto, le donne non hanno bisogno di consumare tanta marijuana per sentire i suoi effetti fisici e rilassanti.
Ecco un’altra curiosità: le donne sono meno sensibili agli effetti del THC rispetto agli uomini. L’esperienza psicoattiva delle donne può anche variare a seconda del periodo del mese in cui consumano l’erba.
Affascinante, vero?
TOLLERANZA
L’ebrezza che sentirai dopo il primo bicchiere di Negroni non sarà più la stessa dopo il terzo, quarto o quinto bicchiere. Un po’ come quando impari ad andare in bicicletta, poco a poco imparerai a destreggiarti sempre meglio fino a raggiungere l’equilibrio per non cadere.
Puoi applicare lo stesso concetto al consumo di cannabis. Fumare un po’ di più rispetto alla sessione precedente dà al tuo corpo una maggiore tolleranza ai suoi effetti. E, poiché il livello di THC nelle varietà odierne è significativamente più alto, il tuo organismo si abituerà a quel tipo di shock molto più velocemente.
Se inizi ad assuefarti agli effetti della cannabis, puoi provare a cambiare il metodo di consumo a cui eri abituato. Per una settimana potresti dilettarti con gli edibili invece di fumare le solite canne.
Meglio ancora, potresti passare un breve periodo di totale astinenza. Concedi al tuo organismo almeno un mese di tregua e poi riprendi il tuo consumo abituale. Come si suol dire, la lontananza rafforza l’amore.
SALUTE GENERALE
Alla fine, tutto ci riporta sempre alla biochimica. Supponiamo che tu abbia a che fare con una condizione psicologica cronica definita da sintomi come ansia e paranoia. A differenza di coloro che non ne soffrono, il tuo organismo è già compromesso da questo fardello che, di conseguenza, farà interagire il tuo corpo con la cannabis in modo diverso.
In questo caso, il consumo di varietà ad alto contenuto di THC potrebbe effettivamente aggravare la tua condizione. Morale della favola: meglio pensarci due volte prima di usare la cannabis se si soffre di una patologia clinica di base, in particolare una che influisce sull’umore e/o sulla cognizione. E, grazie al fatto che viviamo nell’era della legalizzazione, l’aspetto positivo è che potrai consultare il tuo medico a tal proposito.
MENTALITÀ
Il consumo di cannabis porta ad esperienze che alterano la mente e che potrebbero benissimo cambiare la tua vita. Questo è un dato di fatto. Ma il modo in cui ti prepari in anticipo per affrontare i suoi effetti determinerà in gran parte se alla fine ti godrai l’esperienza o se invece ti pentirai di averlo fatto.
Se ti immergi in questa esperienza con un atteggiamento positivo ed una sana dose di moderazione, probabilmente proverai le vibrazioni positive di cui avevi sentito parlare. Ma se ti avvicini all’esperienza con molta negatività, ci sono buone probabilità che non ti sentirai a tuo agio o, nel peggiore dei casi, vivrai lo sballo come un incubo.
Ecco il nostro suggerimento: se tendi ad essere pessimista nella maggior parte delle occasioni, circondati di persone fantastiche, musica piacevole ed un ambiente rilassante. Quindi, preparati per vivere un effetto che difficilmente dimenticherai.
FATTORI NON PERSONALI CHE INFLUENZANO IL CONSUMO DI CANNABIS
• Livello di THC (più è alto e più forti saranno gli effetti)
• Contenuto di cannabinoidi e terpeni nella varietà scelta
• Quantità di cannabis consumata
• Metodo di consumo scelto (ad esempio, edibili e dab colpiscono molto più forte rispetto al fumare una canna)
PUOI CAMBIARE IL MODO IN CUI LA CANNABIS INFLUISCE SU DI TE?
Certo che puoi. Se ritieni che gli effetti della cannabis stiano diventando un po’ troppo monotoni, ecco alcune azioni che puoi intraprendere per movimentare un po’ le cose:
• Sperimenta con diverse varietà
Non tutte le varietà sono uguali. Alcune hanno troppo THC per i principianti, mentre altre sono più equilibrate e contengono CBD e/o diversi rapporti di terpeni. Realizza quindi qualche ricerca per vedere cosa può funzionare meglio secondo i tuoi gusti.
• Immergiti in un ambiente positivo
Abbiamo accennato brevemente l’importanza di avere la giusta mentalità prima di fumare. Ma ciò che può aiutare molto è l’ambiente in cui ti trovi. Circondati di ottima compagnia, musica piacevole ed un ambiente complessivamente positivo. Segui questi consigli e sarai sulla buona strada per intraprendere un viaggio memorabile.
• Lasciati trasportare
Se fumi per la prima volta, prova a goderti il momento. Anche se inizi ad agitarti, non farci caso e accettalo. Se sei circondato da persone di cui ti fidi, sarai in buone mani.
Con il nostro articolo su come la cannabis influisce in modo diverso sulle persone e i consigli su come rendere l'esperienza il più piacevole possibile, speriamo che la tua prossima sessione dia a te e ai tuoi amici tutte le vibrazioni positive che desiderate, senza provare nessuno degli aspetti negativi.