Vantaggi e svantaggi della coltivazione di marijuana in idroponica
Molti coltivatori esperti scelgono di far crescere le loro piante di marijuana con un sistema idroponico. Per quale motivo? Scoprite tutti i vantaggi e gli svantaggi di una coltivazione idroponica.
La coltivazione idroponica viene utilizzata in orticoltura come sistema alternativo. In effetti, offre molti vantaggi rispetto alla coltivazione su terreno. Questa tecnica si avvale di substrati inerti come perlite, lana di roccia e argilla in granuli. Le radici delle piante sono a contatto diretto con la soluzione nutritiva, ma ricavano comunque ossigeno dall'acqua fornita da una pompa elettrica.
PERCHÉ SCEGLIERE IL SISTEMA IDROPONICO?
Questo metodo di coltivazione offre parecchi vantaggi. Secondo molte testimonianze, le piante maturano più rapidamente e risultano più produttive. Qualsiasi tecnica di coltivazione in grado di aumentare le dimensioni e la densità delle cime è degna di essere presa in considerazione. Tuttavia, se è la prima volta che si coltiva cannabis, il sistema idroponico può essere una scelta azzardata. È consigliabile acquisire innanzitutto un po' di esperienza, soprattutto perché gli eccessi (specialmente di sostanze nutritive) sono dannosi per le piante di marijuana.
Se ancora non riuscite a capire se una coltivazione idroponica possa essere adatta a voi, continuate a leggere per scoprire i lati positivi e negativi di questo sistema.
VANTAGGI
1. PIENO CONTROLLO SULLA SOMMINISTRAZIONE DI SOSTANZE NUTRITIVE
La quantità e il tipo di sostanze nutritive ricevute dalle piante dipenderà interamente dalla vostra somministrazione. Questo è il principale aspetto positivo offerto dalla tecnica idroponica. Introdotte nel terreno, le sostanze nutritive possono diluirsi e disperdersi, provocando una carenza. Nel sistema idroponico, il coltivatore può controllare quali e quanti nutrienti somministrare ad ogni fase di crescita, e preparare in anticipo le diverse soluzioni nutritive. Esse potranno essere mescolate nell'acqua e conservate in appositi recipienti. Nulla verrà sprecato.
2. RESE PIÙ ABBONDANTI
Ogni coltivatore di cannabis desidera cime più grosse, e quello idroponico è un valido sistema per ottenerle. L'apparato radicale delle piante può ricevere direttamente tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno. La pianta non dovrà sprecare energie per trovare ed assorbire le sostanze dal terreno. Così agevolata, potrà indirizzare tutte le energie nello sviluppo dei fiori, crescendo più robusta e più in fretta.
3. MAGGIORE PRATICITÀ
La coltivazione su terreno può diventare difficile e disordinata, e spesso richiede parecchio spazio. Nel caso dell'idroponica è necessario molto meno spazio, poiché le radici vengono nutrite direttamente. In una coltivazione idroponica, le piante di cannabis possono essere collocate vicine tra di loro, senza conseguenze negative. Un numero maggiore di piante produrrà una maggior quantità di cime. Inoltre, al momento di rinnovare la piantagione, non sarà più necessario spostare grossi sacchi di terriccio.
4. LIVELLI DI pH ACCURATI
Quasi tutto ciò di cui una pianta ha bisogno è contenuto nell'acqua. Il giusto livello di pH è fondamentale per permettere alle piante di assorbire tutte le sostanze nutritive. Con il sistema idroponico questa misurazione è molto più accurata, mentre la lettura del pH nel terreno è spesso imprecisa.
5. FACILE ACCESSO ALLE RADICI
Di solito, l'apparato radicale mostra segni di stress o carenze nutritive più precocemente rispetto alle altre parti della pianta. Con le radici esposte, è possibile individuare tempestivamente eventuali problemi. Le radici dovrebbero sempre essere di colore bianco: un colore più scuro è sintomo di malessere.
6. LE PIANTE CRESCONO PIÙ RAPIDAMENTE
Il sistema idroponico offre alle piante un accesso diretto alle sostanze nutritive, un monitoraggio accurato del livello di pH, ed una fornitura costante di acqua ricca di ossigeno. Con un impianto di illuminazione adeguato ed un corretto controllo della temperatura, le piante coltivate in idroponica cresceranno più rapidamente rispetto agli esemplari coltivati su terreno. Esse infatti riceveranno tutto il nutrimento di cui hanno bisogno, senza dover sprecare energia.
7. MENO PARASSITI E MALATTIE
Il terreno può ospitare parecchi micro-organismi indesiderati, come funghi Fusarium, Pythium e Rhizoctonia. Eliminando il terriccio, si elimina anche questo rischio. In generale, il sistema idroponico rimuove qualsiasi tipo di parassita. Un sistema idroponico installato correttamente aiuta ad evitare i potenziali problemi collegati alla coltivazione su terreno.
8. MAGGIOR RESISTENZA
Il legame tra le piante che crescono più velocemente e la resilienza migliorata è ovvio. Le piante di cannabis che non devono sprecare energia per cercare le sostanze nel terreno, possono crescere velocemente e diventare più resistenti contro gli agenti patogeni. Saranno quindi più pronte a reagire ad eventuali attacchi rispetto agli esemplari piantati nel terreno.
9. SPAZIO DI COLTIVAZIONE PIÙ ORDINATO
Niente terra, niente disordine. Sembra un concetto semplice, ma solo chi ha già coltivato su terreno saprà quanti detriti rimangono sul pavimento dopo aver dismesso una piantagione. Persino durante la coltivazione, la miscelazione delle sostanze nutritive nel terreno può generare caos e sporcizia. È quindi necessaria una pulizia regolare e approfondita.
10. ACQUA E SOSTANZE NUTRITIVE VENGONO SOMMINISTRATE CON FACILITÀ
Quando si somministrano le sostanze nutritive alle piante di cannabis, può capitare di commettere degli errori. Ad ogni modo, questo aspetto è più un vantaggio che uno svantaggio. Se eseguita con attenzione, la somministrazione diretta offre un controllo totale, impossibile da raggiungere in una coltivazione su terreno. È possibile misurare accuratamente ciascun elemento nutritivo, permettendo alla pianta di ricevere le giuste sostanze nella giusta quantità.
SVANTAGGI
1. COSTO INIZIALE DELL'IMPIANTO
Il costo iniziale dell'equipaggiamento per un sistema idroponico è molto più elevato rispetto a quello per una coltivazione su terreno. Le pompe, le tubature e gli impianti elettrici contribuiscono ad aumentare le spese. Se volete coltivare cannabis allo scopo di venderla, è difficile giustificare una tale spesa, a meno che non sia un'attività a lungo termine. Sostenuti i costi di avviamento iniziali, le spese inizieranno a diminuire, allineandosi a quelle per le coltivazioni in terreno.
2. È PIÙ DIFFICILE RIMEDIARE AGLI ERRORI
La somministrazione di nutrienti è talmente diretta che un piccolo errore può distruggere un'intera piantagione. In genere, nel terreno le sostanze nutritive si disperdono, pertanto un leggero squilibrio nell'apporto nutritivo sarà comunque tollerato dalla pianta. Nel sistema idroponico non c'è spazio per gli errori. Risolvere un eventuale errore può essere addirittura più complicato. È quindi importante avere una certa esperienza e conoscere l'esatto fabbisogno nutritivo della varietà di cannabis scelta.
3. SERVONO PIÙ TEMPO ED IMPEGNO
Le piante di cannabis sono abbastanza robuste: molte riescono a fiorire persino su un balcone. Ma un controllo diretto sulle piante richiede anche una maggiore responsabilità. Sarete voi a decidere quali e quanti integratori e sostanze nutritive somministrare. Per ammortizzare le spese, la vostra ganja dovrà crescere al massimo delle sue potenzialità. Dovrete quindi controllare costantemente la vostra piantagione.
4. È IMPORTANTE AVERE UN PO' DI ESPERIENZA
Come abbiamo già accennato, rettificare uno sbaglio può essere costoso. Nel peggiore dei casi, le vostre piante possono iniziare a morire già dopo alcune ore. Pertanto, è essenziale saper riconoscere tutti i sintomi di malessere in una pianta, ed aver acquisito una certa esperienza nella coltivazione. Proprio per questi motivi i principianti spesso evitano di coltivare in idroponica.
5. I BLACKOUT POSSONO RIVELARSI DISASTROSI
Il nucleo vitale di tutto l'impianto idroponico è il sistema di pompaggio. Le pompe forniscono acqua, ossigeno e sostanze nutritive. Senza acqua, le piante moriranno nel giro di poco tempo. In caso di blackout elettrico o rottura della pompa, sarà necessario avviare immediatamente un sistema di pompaggio alternativo. I generatori di corrente ausiliari aumentano i costi di impianto, così come le pompe più robuste.
6. È NECESSARIO CONTROLLARE ACCURATAMENTE LA TEMPERATURA
Nelle coltivazioni idroponiche, le piante di marijuana possono sopportare una temperatura che è di qualche grado inferiore rispetto a quando cresce nel terreno. Il valore ideale è tra 20 e 25°C, anche se la cannabis può resistere anche a 28°C senza mostrare sintomi di stress. Superati i 28°C, il metabolismo delle vostre piante inizierà a rallentare. Le temperature oltre i 35°C possono provocare la morte delle piante. A questa temperatura, l'apparato radicale non sarà in grado di assorbire l'ossigeno presente nell'acqua.
7. ACQUA ED ELETTRICITÀ NON SONO COMPATIBILI
In sostanza, il sistema idroponico si basa su una pompa elettrica che fornisce acqua ricca di ossigeno alle piante. Se a questo si aggiunge un potente impianto di illuminazione è ovvio che, in caso di perdite, il rischio di disastro è molto alto. Quando si gestisce un sistema idroponico è essenziale prestare la massima attenzione, per evitare incidenti o tragedie. Installate sempre i componenti elettronici ad altezza d'uomo!