L'olio di CBD funziona per le malattie della pelle?
Le prime ricerche suggeriscono che il CBD, in futuro, potrebbe svolgere un ruolo nel trattamento dei disturbi della pelle. La molecola sembra ridurre l'infiammazione e ripristinare gli equilibri nei cicli cellulari della pelle. Continua a leggere per saperne di più.
Il CBD può essere usato per nutrire la pelle e agire sul nostro organo più grande? Sembra probabile. Molte persone usano CBD per aiutarsi contro una varietà di condizioni interne, ma potrebbe anche essere utile applicato all'esterno del corpo.
DOVRESTI PROVARE A TRATTARE LE MALATTIE DELLA PELLE CON IL CBD?
Studi scientifici suggeriscono che il CBD potrebbe aiutare a migliorare alcune comuni malattie della pelle, come acne, eczema e psoriasi. Anche se in fase preliminare, la ricerca offre una visione affascinante di come il CBD potrebbe trovare applicazione in futuro sotto forma di farmaco topico.
Molte fonti promuovono la natura terapeutica di questo cannabinoide non-psicoattivo, a vari livelli. Alcuni sostengono che questa molecola possa aiutare a migliorare quasi tutte le condizioni di salute, mentre altri suggeriscono che queste affermazioni siano semplicemente una moda. Questo ha portato a molta confusione e scetticismo.
La verità sta da qualche parte nel mezzo. In questo articolo, useremo il potere e la relativa neutralità della ricerca scientifica per arrivare ad una conclusione. I prodotti topici e cosmetici con CBD stanno diventando più diffusi che mai, ma funzionano davvero? Scopriamolo.
CHE COS'È IL SISTEMA ENDOCANNABINOIDE?
Il CBD potrebbe aiutare la salute della pelle attraverso il sistema endocannabinoide (SEC). Anche altri cannabinoidi, come THC e CBN, producono i loro effetti attraverso questo meccanismo. Il sistema endocannabinoide si estende in tutto il corpo umano ed è costituito da tre componenti principali: recettori dei cannabinoidi, endocannabinoidi ed enzimi metabolici.
I recettori CB1 e CB2 formano la parte recettoriale dell'equazione, che si trova su molti tipi di cellule. I recettori CB1 risiedono principalmente nel sistema nervoso, mentre i recettori CB2 si trovano principalmente in tutto il sistema immunitario.
Il sistema endocannabinoide svolge un importante ruolo omeostatico: aiuta infatti il corpo umano a mantenere il suo equilibrio biologico modulando dolore, memoria emotiva, fame, metabolismo, neuroprotezione, plasticità neurale, sistema immunitario, infiammazione e persino sviluppo embriologico.
IN CHE MODO IL CBD INFLUISCE SULLA PELLE?
Il CBD non raggiunge il flusso sanguigno quando viene applicato localmente, ma può interagire con il sistema endocannabinoide cutaneo che si trova all’interno della pelle. Il sistema sembra essere coinvolto in vari importanti processi biologici, tra i quali la proliferazione, la crescita, la differenziazione, l’apoptosi e la produzione di ormoni. Modificando questi processi, il CBD può aiutare a modulare la funzione del SEC nella pelle.
CBD PER L’ACNE
Il CBD potrebbe aiutare a gestire l'acne riducendo la quantità di olio (sebo) prodotto dalla pelle. La ricerca attuale riguarda solo studi su linee cellulari, e solo i futuri studi clinici potranno determinare l'entità degli effetti sull'uomo.
L'acne è una delle malattie cutanee più comuni, che colpisce circa 50 milioni di persone soltanto negli Stati Uniti. La patologia si presenta quando una sovrapproduzione di sebo blocca i pori e provoca la formazione di brufoli, pus e lesioni.
Una ricerca pubblicata su The Journal of Clinical Investigation ha testato il CBD sulla funzione delle ghiandole sebacee umane, la struttura che produce sebo. Dopo aver somministrato il cannabinoide a pelle e sebociti umani in coltura, si è scoperto che il CBD risultava come agente sebostatico molto efficace.
Il CBD ha anche dimostrato effetti antinfiammatori che potrebbero aiutare ad affrontare altri sintomi catalizzati dall'acne. Nel complesso, i ricercatori hanno affermato che gli effetti antiproliferativi, lipostatici ed antinfiammatori del CBD rendono il cannabinoide un “promettente agente terapeutico” nel trattamento dell'acne.
CBD PER L’ECZEMA
Il CBD può influenzare i sintomi dell'eczema? Le prime ricerche sembrano suggerirlo.
L'eczema, o dermatite atopica, si verifica quando la pelle è priva di umidità naturale e protezione dai batteri, probabilmente a causa di una disfunzione del sistema endocannabinoide. Questo fa sì che la pelle diventi sensibile a sostanze irritanti, allergeni e altri fattori. I sintomi della condizione includono pelle secca, prurito, protuberanze e pelle grezza o gonfia.
Uno studio del 2018 ha dimostrato le proprietà antinfiammatorie del CBD in un modello sperimentale di dermatite allergica. I ricercatori hanno scoperto che il CBD riduce i livelli di proteine infiammatorie e aumenta i livelli dell’endocannabinoide anandamide.
Altre ricerche hanno scoperto che il CBD potrebbe aumentare i livelli di anandamide bloccandone la ricaptazione nel recettore CB1. È interessante notare che l'anandamide riduce la risposta infiammatoria e promuove la normale funzione cutanea attraverso il sistema endocannabinoide.
CBD PER LA PSORIASI
Il CBD potrebbe aiutare a gestire la psoriasi regolando la produzione di cellule della pelle.
Altra condizione comune, la psoriasi accelera il ciclo di vita delle cellule della pelle. A sua volta, questo crea un accumulo di cellule sulla superficie della pelle che diventa pruriginoso e doloroso. I ricercatori suggeriscono che il sistema endocannabinoide potrebbe essere un bersaglio per il trattamento di questa malattia iperproliferativa della pelle.
Uno studio pubblicato sul Journal of Dermatological Science suggerisce che il CBD potrebbe essere in grado di trattare la malattia anche in modo indipendente dal sistema endocannabinoide. I ricercatori hanno scoperto che anche il CBD, come altri cannabinoidi, inibisce la proliferazione delle cellule della pelle.
Le molecole che bloccano i recettori dei cannabinoidi non sono però riuscite ad impedire questi effetti e questo ha suggerito ai ricercatori che il CBD esercita i suoi effetti anche attraverso altri canali. Gli scienziati hanno concluso che il CBD potrebbe svolgere un ruolo nel trattamento della psoriasi.
CBD PER LE PELLI SENSIBILI
Il termine “pelle sensibile” appare su molti prodotti cosmetici. Non descrive una condizione specifica ma è un termine generale che copre i sintomi di tutte le condizioni sopra menzionate.
Aiutando a placare l'infiammazione alterando in parte l'attività del sistema endocannabinoide, il CBD generalmente aiuta a calmare la tempesta infiammatoria associata alla pelle sensibile. La capacità del cannabinoide di aumentare la concentrazione di anandamide potrebbe anche aiutare a ridurre i sintomi di dolore e prurito.
CBD CONTRO I SEGNI DI INVECCHIAMENTO
I cambiamenti della pelle sono alcuni dei primi veri segni dell'invecchiamento. In effetti, l'organo più grande del corpo è costantemente esposto a elementi esterni come il sole, il vento e il freddo. I cambiamenti della pelle associati all'invecchiamento comprendono rughe, perdita di elasticità e aspetto ruvido. L'industria cosmetica ha fatto la guerra a questi eventi per decenni, ma non esiste alcuna soluzione magica.
Il CBD può aiutare in questa lotta? È possibile, ma è necessaria ancora molta ricerca in questo settore. Finora sappiamo che il CBD possiede qualità antiossidanti. Le sostanze antiossidanti sono note per la capacità di aiutare a eliminare i radicali liberi, contribuendo così a prevenire danni al DNA.
La teoria degli antiossidanti contro l'invecchiamento afferma che il danno derivato dai radicali liberi contribuisce ai cambiamenti legati all'età e quindi il CBD potrebbe funzionare per difendersi da questo danno.
In breve, il CBD può aiutare contro l'invecchiamento della pelle? Forse.
QUAL È IL MIGLIOR OLIO DI CBD PER LE MALATTIE DELLA PELLE?
In questo mercato del CBD in forte espansione, può essere complicato sapere quali prodotti funzionano meglio. Quando si utilizza CBD per le malattie della pelle, si consiglia sempre di cercare prodotti di alta qualità. Gli oli prodotti con canapa biologica ed estratti tramite tecnologia con CO₂ riducono al minimo le possibilità di venire a contatto con potenziali agenti irritanti.
Quando si utilizza il CBD topico per la prima volta, è bene testare una piccola quantità di prodotto sulla pelle prima di applicarne di più. Gli effetti collaterali sono generalmente di minima entità, ma ognuno ha una pelle diversa.