Il CBD è legale in Italia?


Il CBD è legale in Italia?
Steven Voser

Dopo alcuni cambiamenti chiave nella legislazione, l'Italia ospita una scena della cannabis vibrante ma confusa, che lascia molte persone a domandarsi se i derivati della cannabis come il CBD siano tecnicamente legali. Continua a leggere per scoprire di più.

L'Italia ha una lunga storia con la cannabis. Almeno fin dall'epoca romana, la coltivazione e l'uso di cannabis e canapa era molto diffuso. Oggi, l'Italia ospita un fiorente movimento per la cannabis ed un panorama legale in cambiamento, ma confuso, specialmente per quanto riguarda la legalità del CBD. Di seguito daremo uno sguardo alle leggi sul CBD in Italia e vedremo cos’è legale e cosa no.

I prodotti di CBD sono legali in Italia?

Il cbd è legale in italia?

In generale, i prodotti di CBD sono legali in Italia purché soddisfino determinati criteri. Poiché l'Italia è un Paese all'interno dell'Unione Europea, rispetta la regolamentazione della libera circolazione delle merci dell'UE e le sue leggi in materia di CBD sono simili a quelle di altri Paesi dell'UE.

Tuttavia, lo status legale ufficiale del CBD in Italia è ancora alquanto vago. Un nuovo decreto che entrerà in vigore nel 2023 dovrebbe fornire maggiore chiarezza su ciò che costituisce esattamente il CBD legale e la cannabis in generale.

La via alla legalizzazione del CBD in Italia

L'attuale situazione legale in Italia riguardo al CBD è il risultato di una serie di recenti decisioni giudiziarie e modifiche legislative, nonché di un forte movimento di attivisti che ha provocato un cambiamento nell’atteggiamento verso la cannabis in generale.

Nel 2016, la Corte Suprema italiana ha stabilito che coltivare cannabis per uso personale non era reato ed ha anche depenalizzato il possesso personale e l'uso di piccole quantità di cannabis. Poco dopo, nel 2019, il Ministero della Salute italiano ha emesso un decreto in cui affermava che il CBD derivato dalla canapa era legale in tutto il Paese a condizione che contenesse meno dello 0,6% di THC. Tuttavia, il decreto non ha fornito linee guida chiare per i prodotti di CBD, portando a confusione e controversie legali che persistono ancora oggi.

Nel 2020, la Corte Suprema italiana ha stabilito che il CBD non può essere classificato come sostanza stupefacente, fornendo ulteriore chiarezza sullo status legale del CBD nel Paese. Un nuovo decreto dovrebbe entrare in vigore nel 2023 per fornire linee guida più complete su cosa è legale e cosa no.

Criteri del CBD in Italia

La via alla legalizzazione del cbd in italia

Al momento della stesura di questo articolo, i prodotti di CBD in Italia devono rispettare determinati criteri per essere considerati legali. Questi criteri riguardano il contenuto di THC di un prodotto, i suoi effetti e se il prodotto è classificato come medicinale o nuovo alimento (novel food).

Contenuto di THC

In Italia, i prodotti di CBD non devono contenere più dello 0,6% di THC per essere considerati legali. Questo requisito è in linea con le normative dell'UE in materia di CBD, che aiutano a mantenere il mercato legale libero da prodotti con effetti inebrianti.

Questo è uno dei criteri più importanti per quanto riguarda i prodotti di CBD in Italia e ci si aspetta che i prodotti immessi sul mercato italiano rispettino rigorosamente i suddetti limiti di THC.

Privo di effetti narcotici

In Italia, i prodotti di CBD sono legali solo se privi di qualsiasi tipo di effetto inebriante o narcotico. In altre parole, i prodotti con CBD in Italia non devono farti “sballare”. Questi prodotti devono essere sottoposti a test per garantire che soddisfino questa condizione, nonché per testare la purezza e la potenza del prodotto. Ancora una volta, questo è simile alle leggi di altri Paesi dell'UE.

CBD medicinale

I prodotti medicinali a base di CBD sono legali in Italia, ma hanno bisogno di essere prescritti da un medico. Scopri di più sulla differenza tra cannabis terapeutica e ricreativa per avere un'idea migliore di ciò che costituisce un prodotto a base di cannabis terapeutica.

Autorizzazione dell'UE per i nuovi alimenti

In conformità con le leggi dell'UE, l'Italia riconosce il CBD come un nuovo alimento e, pertanto, richiede che i prodotti a base di CBD rispettino il regolamento UE 2015/2283. I novel food possono essere utilizzati come ingrediente negli integratori alimentari e venduti abbastanza liberamente. Tuttavia, le normative dell'UE richiedono che i nuovi alimenti rispettino norme rigorose in materia di etichettatura e commercializzazione. Ad esempio, i prodotti con CBD non possono essere commercializzati come prodotti aventi alcun tipo di beneficio per la salute ai sensi della legge italiana e dell'UE.

In Italia è legale ogni forma di CBD?

Autorizzazione dell'ue per i nuovi alimenti

I prodotti con CBD sono disponibili in tutte le forme e dimensioni. Se rispettano le normative pertinenti dell'UE e i suddetti limiti su THC ed effetti narcotici, possono essere venduti ed acquistati legalmente in Italia. In questo momento, alcuni dei prodotti con CBD considerati legali e prontamente venduti in tutta Italia includono quanto segue.

Oli di CBD

Gli oli e le tinture di CBD sono legali in Italia se contengono meno dello 0,6% di THC e non hanno effetti narcotici. Nella maggior parte dei casi, questi prodotti sono considerati novel food e sono pertanto regolamentati dalle normative dell'UE sui nuovi alimenti.

Caramelle gommose al CBD

Similmente agli oli, le caramelle gommose al CBD sono legali in Italia se rispettano i criteri sopra menzionati.

Prodotti topici/cosmetici di CBD

I prodotti ad uso topico e i cosmetici al CBD (come creme, oli, lozioni e balsami) sono legali in Italia purché rispettino tutti i criteri sopra menzionati. Tuttavia, i cosmetici con CBD devono anche rispettare il regolamento UE n. 1223/2009 specifico per i prodotti cosmetici.

Dov’è possibile acquistare i prodotti di CBD in Italia?

Prodotti topici/cosmetici di cbd

Esistono due modi principali per acquistare CBD in Italia: da un rivenditore locale (offline) oppure online da un marchio/azienda di CBD che spedisce nell'UE.

Acquistare il CBD online

Non mancano i commercianti online che vendono il CBD in tutte le forme. Se desideri acquistare il CBD online in Italia, assicurati di fare le giuste ricerche ed acquistare da un marchio rispettabile con prodotti che rispettino le leggi dell'UE e tutti i criteri sopra elencati.

Acquistare il CBD offline

Da quando l'Italia ha legalizzato la canapa nel 2016, i negozi di “cannabis light” hanno iniziato a spuntare in tutta Roma e in altre grandi città italiane. Questi negozi vendono infiorescenze di canapa essiccate con bassi livelli di THC, oltre ad un'ampia varietà di altri prodotti a base di cannabis, incluso il CBD. Se stai visitando l'Italia, considera di fare un giro in uno dei tanti negozi di cannabis light per procurarti un po' di CBD locale.

Puoi portare il CBD in Italia?

Acquistare il cbd offline

Sì, puoi varcare il confine italiano con il CBD, purché il prodotto che stai trasportando soddisfi i requisiti e i criteri descritti in questo articolo. Il CBD può essere spostato liberamente all'interno dell'UE, ma ricorda di non viaggiare con esso al di fuori dell'UE, poiché potrebbero essere applicate altre normative. Inoltre, assicurati di rimanere sempre aggiornato sulle leggi sul CBD e sulla cannabis prima di viaggiare per assicurarti di operare nel rispetto della legge.

Tuttavia, bisogna tenere in considerazione che portare infiorescenze di cannabis light/canapa attraverso la dogana può essere problematico, poiché non c'è modo di determinare solamente dall'aspetto che la cima non contenga livelli eccessivi di THC. Sebbene tu possa operare nel rispetto della legge, potrebbe creare più problemi che altro. Per evitare problemi, cerca di conservare le tue cime di canapa nella loro confezione originale, con il contenuto di CBD e THC chiaramente etichettato.

Allora, puoi finire nei guai per il CBD in Italia?

In generale, se i prodotti con CBD soddisfano i criteri sopra descritti, non dovresti avere problemi ad utilizzare o trasportare CBD in Italia. Tuttavia, ricorda che le leggi sulla cannabis sono in continua evoluzione, quindi è importante rimanere aggiornati sulle leggi italiane in materia di CBD.

Steven Voser
Steven Voser

Steven è un veterano del giornalismo sulla cannabis che ha approfondito ogni aspetto in questo campo. I suoi interessi risiedono in particolare nella cultura e nell’emergente scienza della cannabis, oltre che nel modo in cui si sta evolvendo il panorama della sua legalizzazione in tutto il mondo.