Guida alla Tecnica Screen of Green (ScrOG)


Guida alla Tecnica Screen of Green (ScrOG)
Steven Voser

Una delle tecniche di training più popolari ed apprezzate è lo ScrOG (Screen of Green). In questo articolo, esamineremo nel dettaglio le nozioni base relative allo ScrOG, spiegheremo come avviare una piantagione adottando questo metodo e ti aiuteremo a perfezionare la tecnica, combinandola con LST, Mainlining, Super Cropping ed altro.

Esistono le coltivazioni di cannabis normali e poi ci sono le coltivazioni ScrOG. Lo Screen of Green, comunemente chiamato ScrOG dai coltivatori, è una famosa tecnica colturale che consiste nel far crescere gli esemplari di cannabis sotto ed attraverso una rete, per ottenere una chioma uniforme ed ottimizzare l'esposizione alla luce in ogni area della pianta.

Prosegui la lettura per acquisire informazioni sulla tecnica ScrOG ed imparare ad allestire e perfezionare la tua prima piantagione di cannabis con il metodo Screen of Green.

Cos'è lo Screen Of Green (ScrOG)?

In natura, le piante di cannabis tendono a svilupparsi verso l'alto, piuttosto che orizzontalmente. Di solito, gli esemplari lasciati crescere liberamente assumono una tipica struttura ad albero di Natale. Lo Screen of Green, o ScrOG, è una delle tante tecniche di coltivazione concepite per limitare la naturale crescita verticale della cannabis. Questo sistema prevede l'utilizzo di apposite reti, che fungono da tralicci per controllare e guidare lo sviluppo degli esemplari.

Lo scopo della tecnica ScrOG è quello di innalzare i rami più bassi e, nel contempo, abbassare quelli situati nella parte alta della pianta, in modo da ottenere una chioma uniforme ed una migliore distribuzione della luce su ogni cima. Durante la fase vegetativa, questo metodo permette di controllare la crescita fogliare e di utilizzare al meglio gli spazi limitati della grow room o del giardino. Successivamente, durante la fioritura, lo ScrOG garantirà un'esposizione solare omogenea su tutta la chioma, agevolando lo sviluppo delle cime e massimizzando il rendimento finale.

Quando Usare lo Screen Of Green: I Vantaggi dello SCROG

Rispetto ad altri metodi di coltivazione, la tecnica ScrOG offre chiari e numerosi vantaggi. Lo Screen of Green risulta particolarmente utile nei seguenti casi:

  • Coltivazione in spazi ristretti. Se stai coltivando in una piccola stanza o armadio, sicuramente vorrai evitare che gli esemplari raggiungano altezze eccessive, poiché soltanto le cime più vicine alle lampade potrebbero svilupparsi adeguatamente. In uno spazio limitato, la tecnica ScrOG renderà più omogenee le chiome delle piante e la luce delle lampade sarà distribuita uniformemente su tutte le cime.
  • Problemi di illuminazione o muffa nelle precedenti coltivazioni. Uno dei problemi di illuminazione, riscontrati con maggior frequenza quando si coltiva cannabis, riguarda la scarsa penetrazione della luce nelle chiome degli esemplari. Come abbiamo appena accennato, questo inconveniente si verifica spesso negli spazi di coltivazione ristretti, ma può emergere anche quando le piante non vengono sottoposte ad adeguato training ed iniziano a crescere in modo incontrollato, sovrastando le altre. La muffa è un problema analogo: anch'essa tende a manifestarsi negli ambienti angusti, con piante molto ravvicinate ed aria umida e stagnante. Se hai già affrontato queste difficoltà nelle precedenti coltivazioni, la tecnica ScrOG potrebbe esserti di grande aiuto.
  • Per aumentare i rendimenti. Le piante di cannabis possono crescere sane e forti anche senza interventi da parte del coltivatore. Tuttavia, se desideri migliorare le dimensioni e la qualità delle tue cime, dovrai fornire agli esemplari il giusto supporto. Se eseguita correttamente, la tecnica ScrOG può migliorare notevolmente la produttività delle piante.

Come Utilizzare lo Screen Of Green

Quando usare lo screen of green: i vantaggi dello scrog

Dopo aver compreso i vantaggi offerti dallo ScrOG, è il momento di mettere in atto questa tecnica. Di seguito, troverai una guida dettagliata sulla tecnica Screen of Green, nonché la lista dei materiali e le istruzioni per eseguirla in casa.

Occorrente

  • Piante di cannabis a tua scelta, coltivate partendo da semi o cloni
  • Vasi. Consigliamo di usare recipienti da almeno 11 litri, ma, se lo spazio lo consente, puoi scegliere anche vasi più grandi.
  • Una rete con fori da 5–10cm. È possibile acquistare queste griglie preconfezionate nei negozi di giardinaggio o realizzarle da soli utilizzando canne di bambù.
  • Corda o fascette da giardinaggio.

Procedura

  1. Costruire/acquistare la rete. Dal momento che la procedura è piuttosto semplice, molti coltivatori scelgono di realizzare la rete con le proprie mani. Ovviamente, i materiali e la procedura per costruire la griglia possono variare in base alle dimensioni della grow room, ma è importante che l'ampiezza di ogni foro non superi i 5–10cm. Inoltre, consigliamo di posizionare la rete ad una distanza di 20–40cm dal bordo dei vasi (di solito, 20cm è un'altezza adeguata per le varietà tozze e compatte, mentre 40cm è ideale per le piante più alte a crescita rapida).
  2. Preparare le piante. Prima di sottoporli alla tecnica ScrOG, assicurati che gli esemplari siano già entrati in fase vegetativa. Quando le piante hanno sviluppato almeno 5 nodi, esegui una cimatura all'altezza del nodo più alto, utilizzando la lama di un rasoio o un paio di cesoie sterilizzate. La cimatura stimolerà le piante a sviluppare molteplici nodi, incrementando la crescita laterale: è questo l'obiettivo principale dello ScrOG.
  3. Manipolare. Man mano che la pianta cresce, dovrai condurre manualmente i rami attraverso la rete, per iniziare a creare una chioma omogenea. Tieni presente che la cannabis non si comporta spontaneamente come una pianta rampicante, quindi dovrai manipolarla in modo che si adatti alla griglia, crescendo attraverso essa. Quando pieghi un ramo sotto la rete, usa delle fascette da giardinaggio o una corda per mantenerlo delicatamente, ma fermamente, in posizione. Fai attenzione a non spezzare i rami: lo scopo è indurre le piante a crescere all'interno della griglia, in modo lento e naturale.
  4. Potatura. Mentre le piante crescono attraverso la rete, dovrai eliminare qualsiasi foglia o ramo al di sotto della griglia stessa. Tieni presente che il concetto alla base dello ScrOG è concentrare l'energia della pianta sulla chioma, in modo da ottenere cime di ottima qualità. Prima o poi, i rami e le foglie al di sotto della rete verranno comunque oscurati dal resto della chioma e, quindi, possono essere rimossi tranquillamente.
  5. Monitoraggio e manutenzione. Lo ScrOG è una tecnica di training che sottopone le piante a notevole stress. Di conseguenza, è importante ridurre al minimo la manipolazione dei rami (effettuandola una sola volta a settimana, se possibile) ed annaffiare le piante dopo ogni sessione. Successivamente, consigliamo di somministrare acqua solo quando la parte superficiale del terreno è completamente asciutta (a circa 2–3 cm di profondità). Ricorda anche di fornire alle piante sostanze nutritive adeguate, per stimolare la loro crescita. A parte questo, è preferibile controllare gli esemplari ogni giorno, per accertarsi che siano sani, soprattutto quando vengono sottoposti per la prima volta a questo tipo di training.

Consigli per un Corretto ScrOG

Procedura

Come avrai notato, le nozioni base dello ScrOG sono piuttosto semplici. La procedura descritta in precedenza ti sarà utile per iniziare a sperimentare questa particolare tecnica. Tuttavia, per innalzare il metodo ScrOG ad un livello superiore, ti invitiamo a seguire questi consigli:

Scegliere le Varietà Adatte

In commercio esistono tantissime varietà di cannabis, quindi potresti impiegare un po' di tempo prima di trovare la genetica ideale per i tuoi gusti e le tue abilità. Se desideri sperimentare la tecnica ScrOG, dovrai scegliere una varietà che non cresca eccessivamente in altezza durante la fioritura, in modo da riempire completamente la rete e distribuire la luce su tutta la chioma. Tale selezione ti aiuterà a migliorare il rendimento finale, soprattutto se intendi coltivare una sola pianta alla volta. In questo caso, cerca un ceppo sativa di dimensioni medie. Lascia crescere l'esemplare in un vaso relativamente ampio (se lo spazio a disposizione lo consente) e sospendi la rete a 40cm di distanza dal recipiente, adeguandola all'altezza della pianta.

Se invece hai intenzione di coltivare molteplici esemplari contemporaneamente o stai lavorando in un ambiente particolarmente ristretto, puoi scegliere una varietà indica, con una crescita verticale ridotta e dimensioni compatte. Tieni presente che, grazie al ridotto spazio tra internodi, queste piante non hanno bisogno di essere manipolate così frequentemente come i ceppi sativa. Inoltre, potresti aver bisogno di regolare l'altezza della rete, per adattarla alla bassa statura delle piante. Quando coltivi numerosi esemplari indica con la tecnica ScrOG, ricordati di usare vasi più piccoli, per poter distanziare correttamente le piante (maggiori informazioni nei paragrafi successivi).

Le Varietà Più Adatte per la Tecnica ScrOG

  • White Berry. Questa varietà, con dominanza indica al 75%, racchiude una potenza inaudita. È in grado di produrre cime dense, corpose e ricoperte di resina, pur mantenendo dimensioni compatte e facilmente gestibili. Se ami la ganja dagli effetti sedativi intensi e vuoi ottimizzare lo spazio a tua disposizione con la tecnica ScrOG, questa genetica rappresenta un'ottima opzione. Gli esemplari White Berry fioriscono nel giro di sole 7 settimane e, nelle mani di coltivatori esperti, possono offrire raccolti più che soddisfacenti, in ambienti indoor.
  • Green Gelato. Questa varietà racchiude genetiche californiane classiche, fornite dai ceppi Girl Scout Cookies e Sunset Sherbet. Il risultato di questa fusione è un ibrido bilanciato che raggiunge altezze di circa 120cm e, sottoposto regolarmente a cimatura e potatura, reagisce molto positivamente alla tecnica ScrOG (soprattutto con reti basse e in grow room ristrette). Grazie alla loro struttura bassa e tozza, potrai coltivare molteplici esemplari Green Gelato in vasi da 12–15l, sfruttando al meglio gli spazi limitati e massimizzando la produttività.
  • Bruce Banner 3. Nato dall'incrocio tra OG Kush e Strawberry Diesel, Bruce Banner è un ibrido a lieve dominanza sativa, capace di crescere rapidamente. Gli esemplari sviluppano livelli di THC pari al 27% e raggiungono i 150cm di altezza in ambienti indoor, quindi possono essere facilmente sottoposti a training e riempire un'intera griglia in piccole grow room o tende. Occorre ricordare che, prima di iniziare la fioritura, questa varietà tende a crescere parecchio in altezza, quindi è importante lasciare adeguato spazio ai suoi rami lunghi e sottili.

Scegliere i Vasi Giusti

Scegliere i vasi giusti

Quando si esegue la tecnica ScrOG, è fondamentale scegliere il giusto tipo di recipienti. Tuttavia, le dimensioni dei vasi possono variare in base alla grandezza della grow room, al numero di esemplari coltivati e alla varietà prescelta.

I vasi in tessuto sono sempre più apprezzati dai coltivatori di cannabis, poiché racchiudono molti vantaggi rispetto ai tradizionali contenitori in plastica e ceramica. Infatti, garantiscono un maggior afflusso d'aria verso l'apparato radicale della pianta, agevolandone la respirazione. In più, quando le radici raggiungono le pareti del vaso in tessuto/air pot, dove i livelli di ossigeno sono più elevati, vengono automaticamente potate dall'aria, evitando il rischio di aggrovigliamento. Grazie a tutti questi importanti vantaggi, i vasi in tessuto rappresentano una delle migliori opzioni per chi coltiva cannabis.

I vasi per coltivare cannabis con la tecnica ScrOG vanno scelti in base a come è organizzata la piantagione, il che dipende a sua volta dallo spazio disponibile e dalla varietà utilizzata. Se hai una genetica sativa di notevoli dimensioni ed una tenda di 1m², dovresti coltivare un solo esemplare, in un vaso da 25–30l. Con una tale quantità di terreno, una varietà sativa potrà raggiungere dimensioni ragguardevoli, massimizzando l'efficacia della rete che avrai posizionato sopra di essa. Inoltre, coltivando una singola pianta in un vaso ampio, potrai garantire un adeguato ricircolo dell'aria all'interno della chioma, evitando la proliferazione di parassiti ed altri agenti patogeni. Per informazioni dettagliate sui vasi in tessuto, clicca qui.

In alternativa, se stai coltivando varietà indica basse, in ambienti leggermente più spaziosi, potresti collocare molteplici esemplari in vasi da 11–15l. Le genetiche a dominanza indica mantengono una struttura più tozza e compatta rispetto alle sativa, quindi potresti notare che una singola pianta non è sufficiente per ottimizzare l'utilizzo della rete. Coltivando invece diversi esemplari in vari punti strategici della grow room, dovresti riuscire a ricoprire completamente la griglia. Se coltivi numerose piante di piccole dimensioni con la tecnica ScrOG, ricordati di lasciare almeno 20–40cm di spazio tra un vaso e l'altro (in base alla dimensione e allo stile di crescita di ogni esemplare).

Fornire un Adeguato Ricircolo dell'Aria

Quando si coltiva cannabis, la ventilazione ed il ricircolo dell'aria sono sicuramente importanti. Tuttavia, questi elementi diventano vitali nelle piantagioni coltivate con la tecnica ScrOG. Man mano che la chioma si espande, attraversando la rete, il rischio che l'umidità si accumuli all'interno della griglia aumenta. Quando nella grow room il tasso di umidità sale, l'aria fresca diminuisce, creando un habitat ideale per lo sviluppo di germi e parassiti. Se non vengono debellati tempestivamente, tali agenti patogeni sono potenzialmente in grado di danneggiare le piante e distruggere l'intero raccolto. A tal proposito, ti invitiamo a consultare il nostro articolo su quanto sia importante fornire aria fresca alle piante di cannabis.

Per ottimizzare il ricircolo dell'aria in una piantagione coltivata con la tecnica ScrOG, è preferibile usare un sistema di aerazione composto da almeno una ventola fissa per attirare l'aria fresca all'interno della grow room e qualche ventilatore oscillante nei punti strategici per movimentare l'aria attorno alla base e alla chioma delle piante. È sufficiente usare dei semplici ed economici ventilatori a piantana o a parete; ricorda però di non avvicinarli troppo agli esemplari, per evitare stress da vento. Se vuoi essere ancora più meticoloso, puoi acquistare anche una cappa di aspirazione per rimuovere l'aria stagnante dallo spazio di coltivazione. Ad ogni modo, se stai coltivando in un ambiente ristretto ed usi già ventilatori fissi ed oscillanti, quest'ultimo dispositivo potrebbe non essere necessario.

Somministrare alle Piante Adeguate Quantità di Acqua e Sostanze Nutritive

Somministrare alle piante adeguate quantità di acqua e sostanze nutritive

Acqua e nutrimento sono essenziali per la crescita e la sopravvivenza delle piante di cannabis, sia che tu stia coltivando qualche esemplare sul balcone di casa o utilizzando tecniche più sofisticate, come lo ScrOG.

Le piante coltivate con il metodo ScrOG dovrebbero essere annaffiate subito dopo la sessione di training, per ridurre lo stress della manipolazione. A parte ciò, è sufficiente seguire uno schema di irrigazione standard, fornendo acqua solo quando il substrato attorno alle piante è completamente asciutto.

Per quanto riguarda le sostanze nutritive, consigliamo (come sempre) di adottare un approccio olistico e sostenibile, ove possibile. Ad esempio, utilizzando concime biologico, potrai limitare il rilascio di residui chimici nel terreno, eliminare problemi come blocco dei nutrienti o sovraconcimazione, nonché ottenere un prodotto finale più pulito e naturale.

In commercio esistono tantissime soluzioni nutritive biologiche, pertanto ti consigliamo di effettuare ricerche approfondite, fino a trovare il prodotto ideale per le tue esigenze (Fox Farm e General Organics sono alcuni dei marchi più popolari). In alternativa, puoi sempre preparare compost e tè di compost in casa, trasformando avanzi di cibo e scarti vegetali in fertilizzante ricco e naturale, con cui nutrire le piante (non soltanto quelle di cannabis). In più, creando un super-soil con le tue mani, fornirai agli esemplari un substrato ricco, capace di rilasciare nutrimento per l'intero ciclo di crescita.

Evitare di Sottoporre allo ScrOG gli Esemplari Troppo Giovani

Questo punto è estremamente importante: mai eseguire la tecnica ScrOG su piante molto giovani. Dal momento che questo metodo implica la cimatura della pianta, è fondamentale che l'esemplare sia sufficientemente robusto per reggere un tale stress. Eseguendo prematuramente la cimatura, rischi di compromettere lo sviluppo della pianta, o, addirittura, di ucciderla.

In linea di massima, è opportuno sottoporre a training solo gli esemplari che abbiano sviluppato almeno 4 o 5 nodi, per evitare interruzioni della crescita o danni più gravi. Tuttavia, ti consigliamo di affidarti alla tua capacità di giudizio per stabilire se, e quando, la pianta è pronta per affrontare questa tecnica altamente stressante.

Dopo aver eseguito la cimatura iniziale, lascia che gli esemplari abbiano il tempo di riprendersi. Molti coltivatori suggeriscono di attendere almeno due settimane dopo la cimatura, ma, ancora una volta, sentiti libero di decidere autonomamente, soprattutto se stai lavorando con piante che conosci bene.

Quando le piante si sono riprese dalla prima cimatura, puoi potarle nuovamente per stimolare lo sviluppo di ulteriori rami e favorire la crescita laterale. Teoricamente, è possibile eseguire la cimatura più volte durante la fase vegetativa. Tuttavia, se sei un principiante, ti consigliamo di effettuarla una sola volta o al massimo due, dopo aver acquisito un po' di esperienza con la tecnica ScrOG.

Combinare lo ScrOG con Altre Tecniche di Training

Evitare di sottoporre allo scrog gli esemplari troppo giovani

I metodi ed i consigli descritti in precedenza rappresentano un ottimo punto di partenza per iniziare a sperimentare lo ScrOG. Se non hai mai eseguito questo metodo, attieniti rigidamente alle istruzioni per i tuoi primi tentativi, in modo da acquisire una buona padronanza della tecnica.

Successivamente, quando sarai più esperti, potrai abbinare lo ScrOG ad altre tecniche di training, descritte di seguito, per massimizzare i risultati finali.

Lollipopping

Il metodo ScrOG, illustrato in questo articolo, ha già evidenziato quanto sia importante eliminare le parti della pianta che crescono al di sotto della rete. Il lollipopping è, sotto vari punti di vista, molto simile alla potatura, ma risulta leggermente più aggressivo e prevede la rimozione di tutto il fogliame nella parte bassa della pianta (incluse foglie, rami e persino infiorescenze). Come si può intuire dal nome, alla fine l'esemplare somiglierà ad un lecca-lecca, privo di fogliame sullo stelo e con una invitante chioma piena di fiori.

Come per la potatura, anche nel lollipopping è importante usare forbici o lame sterilizzate per tagliare il materiale vegetale, poiché eventuali lesioni sullo stelo possono favorire la diffusione di batteri, funghi ed altri patogeni. Inoltre, dopo aver eseguito questa tecnica, occorre lasciar riposare la pianta per un adeguato periodo di tempo, in modo che possa riprendersi dallo stress. Per ulteriori informazioni, consulta la nostra guida sul lollipopping.

Low Stress Training (LST)

L'LST consiste nel piegare e legare i rami di una pianta di cannabis, per manipolarne lo sviluppo ed indurre l'esemplare a crescere in determinate direzioni o attorno a specifiche strutture (come, ad esempio, una rete).

Sotto certi aspetti, la tecnica ScrOG condivide alcuni elementi dell'LST, poiché anch'essa prevede la manipolazione dei rami. Tuttavia, è possibile adottare forme di LST più intense per condizionare la crescita di una pianta ed ottimizzarne la struttura. Ad esempio, puoi applicare la tecnica LST per piegare le estremità superiori delle piante, in modo che crescano parallele al suolo: ciò stimolerà lo sviluppo di rami laterali e la creazione di una chioma più omogenea (e quindi più produttiva).

L'LST può essere effettuato dopo le prime due cimature per piegare i rami principali della pianta ed indurla a riempire il resto della griglia. Ad esempio, questo metodo è molto utile per chi desidera coltivare con la tecnica ScrOG una pianta di grandi dimensioni (come una sativa alta ed affusolata). Nel nostro post sull'LST troverai ulteriori consigli su come usare questo metodo per massimizzare i rendimenti finali.

Mainlining

Il mainlining è una tecnica di coltivazione avanzata capace di ottimizzare le risorse della pianta, distribuendole in modo uniforme su ogni infiorescenza. In pratica, si tratta di una combinazione tra LST, cimatura, e lollipopping e, abbinata al metodo ScrOG, può offrire eccellenti risultati.

Il mainlining consiste nell'eseguire la cimatura più volte, su uno stesso nodo. La pianta reagirà sviluppando molteplici rami, i quali cresceranno alla stessa velocità. Alcuni esperti di mainlining e ScrOG sottopongono una singola pianta a 5 cimature. Così facendo, ottengono 32 rami da manipolare per creare una chioma simmetrica, capace di coprire in modo omogeneo l'intera rete.

Oltre a garantire il controllo totale sulla crescita della pianta, il mainlining aiuta gli esemplari ad indirizzare acqua e sostanze nutritive verso le infiorescenze, prevenendo la formazione di cime “pop-corn” e favorendo invece lo sviluppo di fiori corposi e ricchi di resina. Troverai informazioni più dettagliate nella nostra pratica guida al mainlining.

Super Cropping

Il super-cropping è una classica forma di high-stress training, resa celebre da Kyle Kushman. Questa tecnica consiste nello schiacciare e pizzicare delicatamente i rami per danneggiarne il tessuto interno, senza lacerare la parte esterna. Tale azione stimolerà la pianta ad assimilare maggiori quantità di sostanze nutritive e renderà i rami più malleabili per l'LST o lo ScrOG. Inoltre, ottimizzerà la penetrazione della luce nella chioma.

Come la cimatura ed il mainlining, anche il super-cropping è una tecnica altamente stressante per le piante. Deve quindi essere eseguito con estrema cautela, lasciando riposare gli esemplari dopo ogni sessione, affinché possano riprendersi.

ScrOG: Da Principianti ad Esperti

Lo ScrOG è una tecnica colturale che, se eseguita correttamente, consente di utilizzare al meglio l'area di coltivazione ed ottenere cime più corpose ed abbondanti. Occorre un po' di tempo per acquisire una perfetta padronanza della procedura, ma questa guida rappresenta un ottimo punto di partenza per acquisire le nozioni base dello ScrOG e, in seguito, adattare la tecnica al proprio stile ed alle proprie esigenze.

 

 

Steven Voser
Steven Voser

Steven è un veterano del giornalismo sulla cannabis che ha approfondito ogni aspetto in questo campo. I suoi interessi risiedono in particolare nella cultura e nell’emergente scienza della cannabis, oltre che nel modo in cui si sta evolvendo il panorama della sua legalizzazione in tutto il mondo.