Rigenerazione della cannabis: Pro e contro
Pensi che da ogni pianta di cannabis si possa ottenere un solo raccolto? Ebbene, ti sbagli! Esistono diversi metodi per riportare le piante mature in fase vegetativa e farle fiorire nuovamente. In questo articolo esamineremo la tecnica della rigenerazione della cannabis.
Indice:
Di solito, le piante di cannabis crescono, producono cime e poi muoiono! Ma se fosse possibile intervenire negli intricati processi naturali ed evolutivi ed indurre le piante mature a tornare in fase vegetativa, in modo che possano fiorire nuovamente e fornire altri due o tre raccolti?
Ebbene, è possibile!
In questo articolo, esamineremo il Monster Cropping e la rivegetazione, due tecniche per favorire la rigenerazione della cannabis e prolungare la vita degli esemplari oltre il periodo di fioritura.
Cos'è la rigenerazione della cannabis?
La rigenerazione (o rivegetazione) della cannabis consiste nel riportare una pianta di cannabis matura alla fase vegetativa, in modo che possa fiorire nuovamente e produrre ulteriori raccolti.
In natura, la pianta di cannabis germoglia in primavera, cresce durante l'estate, sviluppa fiori e semi in autunno e poi avvizzisce in inverno. Ogni primavera porta con sé una nuova generazione di piante, ma nessuna di esse sopravvive fino alla primavera successiva.
Tuttavia, per i coltivatori ingegnosi che desiderano massimizzare i rendimenti di ogni singola pianta o intendono preservare un particolare fenotipo, la rigenerazione è una tecnica utile da acquisire e perfezionare.
Quanto è efficace la rigenerazione della cannabis?
La rigenerazione è una procedura piuttosto complicata e fornisce risultati variabili. Solitamente, i coltivatori eseguono questa tecnica per risparmiare tempo ed ottenere molteplici raccolti o per preservare determinati tratti genetici. Per i coltivatori amatoriali che desiderano semplicemente piantare semi e coltivare cime, la rigenerazione rappresenta più una complicazione che un vantaggio.
Ad ogni modo, se vuoi elevare le tue abilità di coltivatore ad un livello superiore, ti consigliamo di proseguire la lettura.
Motivi per rigenerare le piante di cannabis
Innanzitutto, analizziamo i motivi per cui vale la pena riportare le piante in fase vegetativa. Ce ne sono diversi, a seconda delle tecniche di coltivazione utilizzate.
Risparmiare tempo sulla fase vegetativa
Prima che un seme germogli e si trasformi in una pianta pronta a fiorire possono passare un paio di mesi, in base alle dimensioni che si desidera raggiungere. Ma quando si effettua la rigenerazione, si agisce su una pianta già completamente sviluppata.
La rigenerazione consente di risparmiare diverse settimane rispetto al coltivare una pianta partendo dal seme. Di conseguenza, si otterrà un secondo raccolto in tempi molto più rapidi. Detto questo, la pianta avrà comunque bisogno di restare in fase vegetativa per un po' di tempo prima di riuscire a fiorire di nuovo. Ma se tutto va bene, l'attesa sarà nettamente inferiore.
Risparmiare spazio
Mentre la tua prima coltivazione sta completando la fioritura, potresti non avere spazio per avviare un secondo lotto di esemplari, il che significa che dovrai coltivare un solo gruppo di piante alla volta. Effettuando la rigenerazione, ottimizzeresti lo spazio a tua disposizione.
Preservare i fenotipi
E se ti capitasse di coltivare una pianta assolutamente perfetta, con fragranze invitanti, sapori divini ed effetti incantevoli? Sarebbe un peccato lasciar perire un fenotipo del genere e non poter più assaggiare le sue cime.
Fortunatamente, la rigenerazione offre una valida soluzione! Se adori le caratteristiche di uno specifico esemplare, puoi riportarlo alla fase vegetativa e poi scegliere tra due diverse opzioni: stimolarlo a produrre un secondo raccolto o prelevare delle talee e coltivare nuove piante. Inoltre, puoi anche indurre alcune talee ad autoimpollinarsi per conservare il fenotipo sotto forma di seme o persino utilizzarne una come pianta madre.
Qualunque sia la tua scelta, la rigenerazione dei fenotipi consente di preservare i tratti genetici desiderati.
Elimina la necessità di una pianta madre
La rigenerazione elimina la necessità di coltivare una pianta madre in una grow room apposita. Invece di conservare una pianta e prelevare talee da essa, è possibile rigenerare gli esemplari preferiti e mantenere la grow room libera per produrre ancora più cime!
Elimina la necessità di semi
Ovviamente, riportando una pianta matura in fase vegetativa, non sarà necessario procurarsi nuovi semi. Ciò consente di risparmiare tempo e denaro ed elimina lo stress di scegliere tra centinaia di opzioni. Perché cambiare pianta, se puoi rigenerarla?
Rendimenti maggiori
Come è facile intuire, molti coltivatori si affidano alla rigenerazione per ottenere una maggior quantità di cime da un singolo esemplare. Anche se il secondo raccolto può comunque risultare soddisfacente, la qualità e la quantità diminuiranno progressivamente, così come i livelli di THC all'interno delle cime. Non è possibile rigenerare una pianta all'infinito e pretendere che continui a produrre cime eccellenti di volta in volta.
Il Monster Cropping è un'altra tecnica di rigenerazione appositamente concepita per aumentare considerevolmente la produttività, fino al 40%!
Motivi per stare alla larga dalla rigenerazione
Purtroppo, la rigenerazione presenta anche dei risvolti negativi e molte persone dovrebbero evitarla, limitandosi a coltivare piante partendo da semi o da cloni. Questa tecnica è complicata e non sempre offre i risultati sperati, soprattutto rispetto ad un esemplare forte, vitale e non rigenerato.
Difficile da eseguire
La rigenerazione della cannabis è una tecnica piuttosto sofisticata che va eseguita con estrema attenzione. Se qualcosa va storto, non sarà possibile ottenere un secondo raccolto ed avrai sprecato solo tempo e fatica.
Che tu scelga di sottoporre una pianta a rigenerazione o al Monster Cropping, tieni presente che si tratta di tecniche particolarmente stressanti per gli esemplari e richiedono esperienza e competenza.
Tuttavia, se vuoi perfezionare le tue abilità, questa è una delle tecniche di training più interessanti da acquisire.
Le piante avranno bisogno di tempo per riprendersi
Le piante impiegheranno un paio di settimane prima di produrre nuovi getti e trascorreranno altro tempo in fase vegetativa per recuperare le energie. La rigenerazione è un processo stressante ma, se stai coltivando esemplari molto grandi, richiederà comunque meno tempo rispetto al coltivare nuove piante partendo dal seme.
Rese e livelli di THC inferiori
Le piante rigenerate forniscono rendimenti inferiori. Il secondo raccolto potrebbe essere soddisfacente, ma i successivi saranno più scarsi. Inizialmente, la qualità potrebbe restare immutata ma, continuando a rigenerare la pianta, il contenuto di cannabinoidi potrebbe diminuire drasticamente, così come la quantità di cime complessiva.
Non adatto per qualsiasi varietà
Alcune genetiche non sono in grado di sopportare i processi di rigenerazione o Monster Cropping. Queste tecniche comportano un notevole dispendio di energie da parte della pianta. Di conseguenza, se decidi di sperimentare uno di questi metodi, ti consigliamo di utilizzare un esemplare robusto in grado di tollerare un intervento così stressante.
Adatto principalmente per le coltivazioni nel terreno
A causa della natura stessa della procedura, la rigenerazione può essere praticata solo su piante coltivate in terra. Gli esemplari coltivati con sistemi idroponici non possono essere sottoposti a rigenerazione.
Come rigenerare le piante di cannabis
Se vuoi provare la tecnica della rigenerazione, nei paragrafi successivi troverai istruzioni dettagliate su come procedere, in base al metodo prescelto.
La rigenerazione è adatta soprattutto per le coltivazioni indoor, poiché l'ambiente outdoor non fornisce tempo sufficiente per la fase vegetativa, la fioritura, la rigenerazione e l'ulteriore fioritura. Inoltre, lo spazio indoor offre maggior controllo sulle condizioni climatiche, evitando alla pianta ulteriori fonti di stress ed agevolandone la guarigione.
Infine, non è possibile rigenerare le varietà autofiorenti. Dal momento che queste piante non si basano sul fotoperiodo, ma sul loro orologio biologico interno, non sarà possibile riportarle alla fase vegetativa dopo che avranno completato la fioritura.
Monster Cropping
Il Monster Cropping è una tecnica che si avvale della rigenerazione per aumentare la produttività delle piante di circa il 40%.
Consiste nel prelevare talee dai rami più bassi appena la pianta inizia a fiorire. Queste talee vengono poi piantate nel terreno e riportate allo stadio vegetativo. Quando avranno sviluppato le radici, sarà possibile farle crescere ulteriormente o indurle a fiorire.
Spesso, il Monster Cropping viene abbinato a tecniche di training come il SOG. Questo metodo consente di coltivare un gran numero di talee contemporaneamente per ottenere raccolti più abbondanti.
Con il Monster Cropping, la pianta non viene riportata in fase vegetativa quando è già completamente matura, quindi si tratta di una forma di rigenerazione meno traumatica rispetto alla procedura di rivegetazione.
Rigenerazione dopo il raccolto
Un metodo ancora più difficile consiste nel lasciare che la pianta completi il suo ciclo di vita per poi raccogliere le sue cime, trapiantarla e riportarla in fase vegetativa. Come si ottiene questo risultato?
Per rigenerare una pianta matura, segui questi passaggi:
- Esegui una potatura selettiva: Preleva le cime e le foglie dalla parte superiore della pianta, lasciando intatti i rami bassi. In seguito, i nuovi getti emergeranno dalla parte della pianta che è stata potata.
- Copri le estremità tagliate: Avvolgi con delle bende le estremità tagliate della pianta per ridurre il rischio di infezioni ed agevolare il processo di rigenerazione.
- Estrai la pianta dal vaso.
- Risciacqua le radici con acqua tiepida, rimuovendo quelle danneggiate.
- Sistema la pianta in un vaso con terriccio fresco: Questa nuova dimora supporterà il processo di rigenerazione della pianta.
- Somministra le sostanze nutritive che useresti per una plantula: Usa un concime ricco di azoto per promuovere lo sviluppo di nuove radici ed indurre la pianta a tornare in fase vegetativa.
- Esponi la pianta alla luce per 20–24 ore: Per un paio di settimana, esponi la pianta alla luce quasi ininterrottamente. Così facendo, la indurrai a tornare in fase vegetativa.
- Adotta un ciclo di illuminazione adatto alla fase vegetativa: Quando i nuovi getti iniziano ad emergere, saprai che la pianta è effettivamente tornata in fase vegetativa. A questo punto, puoi adottare un ciclo di illuminazione composto da 18 ore di luce e 6 ore di oscurità.
- Stimola la fioritura: Dopo qualche settimana di fase vegetativa, la pianta dovrebbe essere sufficientemente sana, robusta e pronta per fiorire una seconda volta!
Quante volte è possibile rigenerare una pianta di cannabis?
Non è chiaro per quante volte sia possibile ripetere tale procedura ma, secondo alcuni, una pianta può essere rigenerata al massimo quattro volte. Dopodiché, la qualità e la quantità del rendimento finale saranno talmente scarsi che risulterà più conveniente coltivare una nuova pianta.
Qualche coltivatore esegue la rigenerazione solo una volta, perché la produttività della pianta inizia a decrescere immediatamente. Dal momento che questa procedura è solo leggermente più rapida rispetto al coltivare un nuovo esemplare, cessa di essere vantaggiosa appena le rese calano drasticamente.
Rigenerazione accidentale
Talvolta può succedere che le piante ritornino accidentalmente in fase vegetativa mentre sono in piena fioritura. Ciò accade quando una pianta fotoperiodica viene esposta ad improvvise variazioni nel ciclo di illuminazione.
In ambienti indoor, la rigenerazione accidentale può verificarsi in due circostanze:
- Infiltrazione di luce: Questa è la principale causa di rigenerazione accidentale nelle piante coltivate indoor. Si verifica quando l'ambiente di coltivazione non è completamente isolato dalla luce esterna, oppure quando il coltivatore entra ed esce frequentemente dalla grow room. Per assicurarti che non siano presenti infiltrazioni di luce, entra nell'armadio di coltivazione con le luci spente, dopodiché riaccendi le lampade all'esterno. Se la luce penetra nell'area di coltivazione, sigilla ogni fessura con nastro adesivo nero.
- Timer difettosi: Più raramente, può capitare che un timer non funzioni o non venga impostato correttamente. Di conseguenza, le piante non vengono esposte ad un ciclo di illuminazione ottimale, composto da 12 ore di luce e 12 ore di oscurità. In questo caso, occorre reimpostare il timer o comprarne uno nuovo.
La rivegetazione accidentale può verificarsi anche outdoor nei seguenti casi:
- Le piante vengono spostate: Quando gli esemplari vengono spostati in diversi punti del giardino, l'esposizione alla luce potrebbe variare, costringendo le piante a tornare in fase vegetativa. Quindi, se decidi di spostare i vasi durante la fioritura, ricordati di collocarli in un luogo con un'esposizione luminosa più o meno simile a quella della dimora precedente.
- Presenza di luce notturna: Se i lampioni stradali illuminano la tua area di coltivazione o un vicino di casa lascia accese le luci esterne durante la notte, questa illuminazione artificiale può stressare e disorientare le piante. A meno che tu non riesca a convincere l'amministrazione comunale o il tuo vicinato a spegnere le luci, non sarà possibile rimediare a questo inconveniente. L'unica soluzione consiste nel trasferire le piante in un luogo più riparato o costruire una struttura che le protegga dalla luce durante la notte.
Quali sono i sintomi della rigenerazione?
Quando una pianta torna in fase vegetativa, la crescita delle cime si arresta completamente. I fiori non scompaiono, ma non aumentano di dimensione, né sviluppano nuovi tricomi o pistilli. Possono invece emergere nuove foglie a ventaglio e, in generale, la chioma della pianta può diventare più folta.
Le foglie e i rami non crescono durante la fioritura, a parte un leggero sviluppo all'inizio di questa fase. Quindi, se noti nuove foglie e rami mentre la pianta produce fiori, è probabile che stia tornando in fase vegetativa.
Come evitare e trattare la rigenerazione nelle piante di cannabis
Per evitare che una pianta di cannabis torni in fase vegetativa, è fondamentale lasciarla nella totale oscurità per un adeguato periodo di tempo (circa 12 ore al giorno). In questo modo non dovrebbero emergere problemi.
Se invece la pianta mostra segni di rigenerazione, non dovrai far altro che esporla ad un ciclo di illuminazione composto da 12 ore di luce e 12 ore di buio per riavviare la fioritura. In questi casi, però, dovrai anche fare attenzione ai possibili segnali di ermafroditismo. La rigenerazione provoca un forte stress alle piante, che a loro volta possono reagire sviluppando tratti ermafroditi, compromettendo l'intera coltivazione.
Rigenerazione della cannabis: Innumerevoli vantaggi
La rigenerazione è un ottimo strumento per conservare i fenotipi migliori e raccogliere un maggior numero di cime da ogni singola pianta. Il Monster Cropping, invece, permette di aumentare i rendimenti coltivando talee prelevate da una pianta in fase di fioritura. Riattivando la fase vegetativa nelle piante mature, è possibile ottenere un raccolto doppio o triplo rispetto al normale. Occorre comunque ricordare che, ad ogni rigenerazione, la qualità e la quantità del raccolto finale diminuiranno progressivamente.
Se sei un coltivatore esperto desideroso di perfezionare le tue abilità, la rigenerazione della cannabis è una delle tecniche più importanti da acquisire!