Come irrigare le piante di cannabis quando si è via
Stai andando via e non sai come farai ad irrigare le tue amate piante di cannabis? Non preoccuparti; abbiamo diverse opzioni fai-da-te che puoi provare per assicurarti che le piante coltivate indoor o outdoor rimangano idratate.
Indice:
Le piante di cannabis hanno bisogno di acqua per sopravvivere, ma può succedere di dover andare via di casa per qualche giorno senza poterle irrigare. Supponiamo che tu debba partire inaspettatamente o che la tua coltivazione abbia richiesto più tempo del previsto ed ora vai in vacanza per due settimane. In tal caso, non farti prendere dal panico. Non devi necessariamente sacrificare le tue amate piante.
Come irrigare le piante di cannabis quando sei via: Opzioni fai-da-te
Con qualche conoscenza di base ed una buona pianificazione, puoi facilmente annaffiare le tue piante quando non ci sei, senza dover dipendere da un amico o un vicino. Di seguito abbiamo delineato diversi metodi fai-da-te per mantenere le piante idratate, ciascuno con una chiara guida passo-passo.
Sistema a stoppino
Semplice ed economico, puoi usare uno stoppino per mantenere le piante idratate per diversi giorni. Ottimo se vai via solo per un fine settimana, il sistema a stoppino può mantenere le piante idratate per una settimana, ma funziona solo per 1 o 2 piante di piccole dimensioni che necessitano di una quantità costante, ma minima, di umidità.
Procedimento
1º passaggio: Supponendo che tu abbia solo un paio di piante di cui preoccuparti, dovrai procurarti due barattoli per conserve (uno per ogni pianta), forbici ed un filo di nylon o cotone che possa assorbire l'acqua.
2º passaggio: Posiziona il barattolo accanto al vaso in cui sta crescendo la pianta, ma non riempirlo ancora d'acqua, poiché devi tagliare il filo alla lunghezza corretta. Per farlo, metti un'estremità del filo nel barattolo di vetro ed assicurati che raggiunga il fondo.
3º passaggio: L'altra estremità del filo deve essere abbastanza lunga da penetrare nel terreno del vaso. L'ideale sarebbe avere un filo che entri nella terra per una profondità di 8cm circa. Taglia il filo su misura e rimuovi la parte in eccesso.
4º passaggio: Assicurarti che le piante siano ben idratate prima di riempire il barattolo con acqua. In caso contrario, il livello dell'acqua scenderà prima del tuo ritorno dalle vacanze.
5º passaggio: È necessario che il bordo del barattolo sia più alto della parte superiore del vaso. In caso contrario, usa un piccolo sostegno, come un altro barattolo o un libro.
6º passaggio: Riempi il barattolo con acqua e ricontrolla che il filo sia sommerso e tocchi ancora il fondo del barattolo. A questo punto, l'acqua dovrebbe scorrere lungo il filo, idratando il terreno quando la pianta ne avrà bisogno.
Bagno vegetale
Un bagno vegetale è una buona opzione se sai che le temperature raggiungeranno picchi importanti mentre sei via e le piante avranno bisogno di più acqua del solito. Tuttavia, in circostanze normali, un bagno vegetale può causare più problemi di quanti ne risolva, perché le radici rimangono immerse nell'acqua per un lungo periodo.
Procedimento
1º passaggio: Procurati un contenitore abbastanza grande da contenere le piante. Se non riesci a trovare nulla di adatto o hai diverse piante di cannabis che necessitano di essere annaffiate, puoi semplicemente usare la vasca da bagno. Se sei preoccupato di graffiare la vasca con i vasi delle piante, rivesti l'interno con qualche asciugamano.
2º passaggio: Riempi il contenitore o la vasca da bagno con circa 5–8cm di acqua. Dovrai controllare che il livello dell'acqua raggiunga la base dei tuoi vasi e che questi ultimi abbiano dei buchi sul fondo per assorbire l'acqua. In caso contrario, dovrai forarli.
3º passaggio: Le piante possono ora attingere acqua attraverso il fondo dei vasi, mantenendosi idratate. Per aiutare a limitare i problemi con il marciume radicale, prendi in considerazione l'uso di vasi in tessuto o l'aggiunta di perlite al loro terreno.
Sottovaso con acqua
L'uso di un sottovaso per immergere il fondo dei vasi è una versione molto più semplice del suddetto bagno vegetale. La sua idoneità dipenderà dalla durata della tua assenza e da come gestirà l'umidità la tua pianta, ma per la maggior parte dei coltivatori di cannabis è forse l'opzione migliore.
Procedimento
1º passaggio: Posiziona la pianta di cannabis su un sottovaso con bordi alti. Se sei via per un giorno o due, andrà bene un piattino di diametro leggermente superiore a quello del tuo vaso. Se invece vuoi contenere più liquido per periodi più lunghi, avrai bisogno di un piattino più grande.
2º passaggio: Riempi il sottovaso con acqua, aggiungendone gradualmente fino a quando il terreno smetterà di assorbire liquido attraverso i fori sul fondo del vaso. A questo punto, puoi riempire completamente il sottovaso. Ora hai un piccolo serbatoio d'acqua su cui la pianta potrà fare affidamento mentre sei via.
Sistema della bottiglia nel terreno
Se coltivi outdoor, non preoccuparti, ci sono ancora molte opzioni di irrigazione fai-da-te se devi andare via. Uno dei primi è il sistema della bottiglia nel terreno, ottimo per le piante assetate e le grandi coltivazioni. Per giardini più grandi, l'opzione predefinita è una bottiglia di plastica da 2 litri.
Procedimento
1º passaggio: Usando un martello ed un chiodo, crea 2–3 fori sul fondo di una bottiglia di plastica da 2 litri. Quindi, fai lo stesso su un lato della bottiglia, aggiungendo 3–5 fori. Il numero di fori influisce sulla portata, quindi le piante più grandi avranno bisogno di più fori.
2º passaggio: Scava una piccola buca a diversi centimetri dalla base della tua pianta di cannabis. Il foro deve essere abbastanza profondo da contenere la bottiglia d'acqua da 2 litri. Dovrai seppellire la bottiglia facendo uscire leggermente il collo (3–6cm).
3º passaggio: Una volta seppellita la bottiglia nel terreno, assicurati che il lato della bottiglia con i fori sia rivolto verso le piante. Per evitare che la bottiglia si svuoti troppo velocemente, annaffia le piante e l'area circostante.
4º passaggio: Riempi la bottiglia fino in cima con acqua e rilassati mentre le tue piante ricevono un'idratazione costante.
5º passaggio: Il sistema a bottiglia nel terreno dovrebbe mantenere le piante idratate per diversi giorni, ma come ulteriore precauzione, puoi rimuovere il tappo della bottiglia affinché l'acqua piovana possa riempire naturalmente il tuo serbatoio fai-da-te.
Bottiglia capovolta
Questo approccio è un'altra fantastica opzione a basso budget per i coltivatori outdoor, in quanto può fornire abbastanza acqua per diversi giorni. Per coltivazioni su piccola scala, puoi utilizzare una bottiglia da 500ml o da 1 litro.
Procedimento
1º passaggio: Innanzitutto, assicurati che le piante di cannabis siano ben irrigate. Questo non solo faciliterà l'inserimento della bottiglia d'acqua, ma impedirà anche alle piante di utilizzare tutta l'acqua all'interno della bottiglia prima del tuo ritorno.
2º passaggio: Usando un coltello appuntito o un robusto ago per cucire, pratica diversi fori nel tappo della bottiglia che hai scelto. Più fori aggiungi e più velocemente erogherà acqua. Quindi, dovrai fare qualche esperimento prima di trovare la portata corretta.
3º passaggio: Riempi la bottiglia di plastica con acqua (acqua piovana, acqua di falda o acqua di rubinetto) e rimetti il tappo. Metti il pollice sopra la parte superiore della bottiglia.
4º passaggio: Scegli un punto a pochi centimetri dalla base della pianta e pochi istanti prima di spingere il collo della bottiglia d'acqua nel terreno, rimuovi il pollice. Cerca di immergere tutto il collo della bottiglia.
5º passaggio: Se il terreno è difficile da lavorare, considera di scavare prima un piccolo foro e di posizionare un tutore per impedire alla bottiglia di cadere una volta inserita nel terreno.
6º passaggio: Una volta che il livello dell'acqua si è stabilizzato, contrassegna la bottiglia con un pennarello indelebile in modo da avere un punto di riferimento. Le tue piante avranno ora una fornitura d'acqua che gocciolerà costantemente.
Sacchetto di plastica
Mantenere le piante idratate con un sacchetto di plastica è particolarmente utile per le giovani piantine in vaso (o per le prime fasi della crescita vegetativa), poiché in genere sopportano una maggiore umidità relativa senza soccombere al marciume o alla muffa.
Procedimento
1º passaggio: Immergi prima un panno o un asciugamano di medie dimensioni in una bacinella d'acqua. Quindi, mettilo in un sacchetto di plastica trasparente abbastanza grande da contenere il panno e la tua piantina di cannabis in vaso.
2º passaggio: Posiziona la pianta di cannabis all'interno del sacchetto di plastica sopra il panno umido. Annaffia la tua pianta con una generosa quantità di acqua mentre è all'interno del sacchetto, in quanto ciò contribuirà ad intrappolare ancora più umidità.
3º passaggio: Lega la parte superiore del sacchetto di plastica facendo un nodo non troppo stretto, assicurandoti che ci sia abbastanza aria all'interno per evitare che i bordi del sacchetto tocchino le foglie delle piante.
4º passaggio: Posiziona la pianta di cannabis lontano dalla luce solare diretta e le tue piante si prenderanno cura di sé stesse nella loro mini serra. Il metodo del sacchetto di plastica dovrebbe funzionare per diversi giorni di idratazione costante.
Opzioni commerciali per irrigare la cannabis mentre sei via
Finora, ci siamo concentrati sulle opzioni di irrigazione fai-da-te che quasi tutti possiamo provare. Tuttavia, alcuni coltivatori potrebbero avere un'intera stanza dedicata alla cannabis o avere diverse piante in diversi stadi di crescita. Se questo fosse il tuo caso, in commercio esistono alcune valide opzioni di irrigazione.
Sistema di irrigazione
I sistemi di irrigazione elevano il concetto di sistema a stoppino e bottiglia nel terreno ad un livello superiore. Non solo garantiscono una fornitura costante di acqua alle piante, ma funzionano nelle coltivazioni sia in terra che idroponiche.
Un sistema di irrigazione a goccia è il più comune tra i coltivatori di cannabis, con diversi metri di tubi che corrono intorno alla base delle piante. Dopo aver fissato i tubi nella posizione corretta, i coltivatori in genere praticano da 1 a 3 fori nelle sezioni dei tubi che passano sopra la parte superiore dei vasi ed aggiungono gocciolatori d'acqua per compensare la pressione.
L'intero sistema viene quindi collegato ad un serbatoio d'acqua e ad una pompa per dare alle piante un apporto costante di gocce d'acqua. Potresti anche considerare di fare un ulteriore passo avanti nell'automazione aggiungendo un timer Wi-Fi e controllando l'intero processo dal tuo telefono.
Sistema di autoirrigazione
Il principio dei sistemi di autoirrigazione è simile a quello dei normali impianti di irrigazione, ma di solito include più di semplici linee con gocciolatori. È possibile impostare un sistema con timer dotato di irrigatori rotanti, a goccia, linee di gocciolamento e molto altro.
Tutto questo può essere controllato da un'unità centrale, il che significa che una volta installato il sistema, si tratta semplicemente di controllare periodicamente le piante per garantire il programma di irrigazione ottimale. Per quasi tutti i coltivatori domestici, un sistema così esteso non è necessario. Tuttavia, è un'opzione da considerare, soprattutto se prevedi di stare lontano dalle tue piante per lunghi periodi.
Irrigare quando non sei a casa: Prenditi cura delle piante di cannabis tutto l'anno
Lasciare che le piante se la cavino da sole può sembrare scoraggiante, ma con la giusta configurazione è possibile mantenerle sufficientemente idratate. Puoi persino aggiungere fertilizzanti liquidi ai metodi descritti sopra per garantire alle piante sia l'idratazione che la concimazione di cui hanno bisogno.
Il trucco sta nello sperimentare i diversi metodi per trovare l'opzione più adatta alla propria coltivazione e al periodo di assenza. Con un approccio basato sul buon senso, non c'è motivo per cui tu non possa passare un fine settimana fuori casa mentre le tue piante di cannabis rimangono sane e felici con tutta l'acqua di cui hanno bisogno.