Come usare la silice nella tua coltivazione di cannabis
La ricerca di piante più sane e raccolti più grandi non finisce mai. La silice è poco conosciuta fra i coltivatori, ma il secondo minerale più abbondante della Terra può offrire molto alle piante di cannabis, come una struttura più robusta, protezione dai parassiti ed altro ancora. Scopri come sfruttare al meglio la silice per la cannabis.
Indice:
La cannabis ha bisogno di molte sostanze nutritive per crescere ed a volte la loro quantità può lasciare i coltivatori leggermente perplessi. Un nutriente a cui si presta spesso poca attenzione è la silice. Tecnicamente, le piante di cannabis non richiedono aggiunte di silice nel substrato per essere sane e felici, poiché riescono sempre ad immagazzinarne in abbondanza. Esistono però numerosi vantaggi associati all’aggiunta di silice al terreno od al suo utilizzo come spray fogliare.
In questo articolo esaminiamo i vantaggi dell’utilizzo della silice per la coltivazione della cannabis e poi ti mostriamo come utilizzare gli integratori di silice, sia nel terreno che nelle configurazioni idroponiche.
Cos’è la silice?
La silice, o biossido di silicio, è un composto ossido formato dall’elemento chimico silicio. Il silicio è l’ottavo elemento più comune nell’universo conosciuto ed il secondo più comune sulla Terra (sotto forma di silice), dopo l’ossigeno. Infatti, il 90% della crosta terrestre è formato da silice, che si trova nel 95% dei campioni di roccia.
Il silicio nella sua forma elementare si trova raramente sulla Terra, ma, come puoi vedere, la silice si trova in abbondanza. Data la quantità di questo composto sul pianeta e nel suo terreno, è logico che le piante di cannabis abbiano una relazione naturale con la silice. Fra poco ti daremo maggiori informazioni su questo fatto.
Come si forma la silice?
La silice, come abbiamo detto, è un ossido del silicio. Ciò significa che l’atomo di silicio si è legato con gli atomi di ossigeno per formare un composto. Nel caso del biossido di silicio, un atomo di silicio si unisce a due atomi di ossigeno. Questo è il motivo per cui il silicio da solo è così raro sulla Terra: c’è una grande abbondanza di ossigeno. Esistono molti atomi di O (ossigeno) con cui ogni atomo di Si (silicio) si può unire.
I benefici della silice per le coltivazioni di cannabis
Ora che sappiamo qualcosa in più sulla silice, possiamo studiare come agisca nelle piante di cannabis. Sebbene la silice non sia considerata un nutriente essenziale per le piante, questo non significa che una sua integrazione nel mix di fertilizzanti non possa portare grandi benefici.
Ecco cosa può fare l’aggiunta di silice alla tua coltivazione di cannabis.
Crescita più rapida
La silice può potenziare il metabolismo di una pianta, inducendola a sviluppare più velocemente le cellule di cui ha bisogno per crescere. Ad esempio, le piante ricche di silice hanno una produzione di clorofilla maggiore rispetto ad altre. Questo determina nella pianta una fotosintesi più veloce, che permette di creare più energia e stimolare così la crescita.
Migliore assorbimento dei nutrienti
La silice è ancora più utile quando si desidera aumentare la capacità di assimilazione delle sostanze nutritive. Dare silice alle piante che crescono in un terreno sano aiuterà ad ottimizzare l’assorbimento dei nutrienti e garantire i migliori livelli possibili di nutrienti essenziali e non essenziali.
Ma non è tutto. Aggiungendo la silice ad un terreno di scarsa qualità a basso contenuto di sostanze nutritive è possibile aumentare la capacità del sistema radicale della cannabis di estrarre fino all’ultima molecola di sostanza. Inoltre, aggiungendo silice ad un terreno sano mentre le piante stanno consumando il suo contenuto di nutrienti, le radici diventano sempre più capaci di assorbire le sostanze, nonostante la quantità sia in esaurimento.
Protezione contro i metalli tossici
I terreni di buona qualità dovrebbero essere privi di metalli pesanti tossici, ma non è sempre così. Metalli come cromo, piombo, alluminio e mercurio sono tossici per le piante persino a concentrazioni molto basse. Anche se non si rivelano fatali, possono comunque causare un rallentamento della crescita e lo scolorimento delle foglie, oltre ad impedire il corretto assorbimento della soluzione nutritiva. Nel peggiore dei casi, possono uccidere le piante.
Fortunatamente, la silice può ridurre la biodisponibilità di questi metalli pesanti nel terreno. Questo significa che, anche se sono presenti nel substrato, è molto meno probabile che le piante li assorbano. Se possibile, dovresti in primo luogo evitare di coltivare in questi terreni, ma se hai coltivazioni guerrilla outdoor, potresti non avere scelta.
Piante più forti
Uno dei modi principali in cui le piante di cannabis utilizzano la silice riguarda la produzione delle pareti cellulari. Creando pareti cellulari più robuste, le piante stesse diventano naturalmente più robuste, con steli e rami più spessi. Il rafforzamento avviene in due modi.
Anzitutto, le piante diventano semplicemente più resistenti, nel senso che sono in grado di sopportare maggior peso e venti più intensi. Questo è particolarmente utile per la coltivazione outdoor (sebbene abbia la sua utilità anche indoor). Se vuoi raccolti enormi, le tue piante devono essere in grado di sorreggere la quantità di cime che stanno sviluppando. Non vuoi aprire la tua tenda da coltivazione scoprendo che una cima è cresciuta così tanto da spezzare il ramo. La silice può aiutare a impedire che questo accada.
In secondo luogo, la silice può anche aiutare a prevenire lo stress osmotico, che è lo stress causato dall’acqua che entra ed esce dalle cellule. Questo sarà anzitutto compito di un buon programma di irrigazione, ma vale la pena aiutare la pianta anche con un po’ di silice. L’irrigazione sarà raramente perfetta. Se puoi compensare questo difetto, perché non farlo?
Protezione contro parassiti e malattie
Le piante possono concentrare alti livelli di silice intorno alle aree danneggiate od infette, creando così una barriera minerale che rende più difficile per microbi ed insetti entrare nelle piante dalle parti esposte.
Sebbene la silice non elimini completamente il rischio di infestazione, offre alla pianta maggiori possibilità di difendersi adeguatamente. E mantenere le piante sane ed in grado di prevenire un’infestazione da sole è molto più facile che dover intervenire per aiutarle dopo che l’infestazione è cominciata.
Come usare la silice durante la coltivazione della cannabis
Usare la silice per le piante di cannabis non è difficile. Sono disponibili due tipi principali di integratori di silice: spray fogliari e formule per le radici. I primi consentono alle piante di assorbire la silice direttamente nelle loro cellule attraverso le foglie a ventaglio, mentre le seconde hanno il vantaggio di far penetrare la silice nel terreno. Come abbiamo visto, il terreno ricco di silice ha alcuni vantaggi in più rispetto all’alimentazione fogliare.
Ma puoi anche scegliere entrambe le opzioni.
Considerazioni importanti sull’uso della silice con la cannabis
La silice si usa in modo leggermente diverso dagli altri fertilizzanti e ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione prima di iniziare a somministrarla.
In primo luogo, la silice deve essere aggiunta all’acqua sotto forma di silicato di potassio. Questo vale sia che tu coltivi in idroponica o che lo debba aggiungere ad una coltivazione in terra. Il silicato di potassio è alcalino, quindi aumenterà il livello di pH del substrato di coltivazione, causando potenzialmente problemi con l’assorbimento dei nutrienti. Ricordati questo fatto e controlla spesso il pH del tuo substrato, regolandolo se necessario.
Quando smettere di usare la silice
Non è chiaro quando i coltivatori di cannabis dovrebbero interrompere la somministrazione di silice. Alcuni sostengono che dovresti smettere nella terza settimana di fioritura, mentre altri continuano ad usarla fino al raccolto. Entro la terza settimana di fioritura, la maggior parte della crescita della pianta si è fermata, escluso lo sviluppo dei fiori. Ciò significa che le pareti cellulari dovrebbero essere completamente formate e che un’accelerazione della crescita non è più necessaria.
Detto questo, le piante possono avere ancora bisogno di sostanze nutritive e devono sempre difendersi da parassiti e malattie. Con le prove oggi disponibili, sembra che sia interrompere che continuare a somministrare silice durante la fase di fioritura siano scelte praticabili.
Una cosa da tenere presente: poiché la silice aumenta la durezza e la resistenza delle cellule, è possibile che anche le cime contenenti grandi quantità di silice finiscano per essere molto compatte. Questo potrebbe non essere così piacevole quando arriva il momento di fumarle.
Utilizzare la silice quando si coltiva cannabis nel terreno
Quando coltivi nel terreno, il tuo integratore di silice dovrebbe essere aggiunto separatamente da altri nutrienti. Questo perché può ridurre la biodisponibilità dei fertilizzanti, risultando quindi dannosa per la salute della cannabis. La silice deve essere aggiunta nel periodo tra un’irrigazione e quella successiva.
In alternativa, l’uso di uno spray fogliare con silice evita questo problema, poiché non entra nel terreno e non tocca le radici. In questo senso, l’alimentazione fogliare è forse un’opzione più semplice, poiché non interferisce con il normale regime di fertilizzazione. Tuttavia, con questo metodo le piante beneficiano solo di alcuni dei supporti della silice.
Quanto spesso somministrare la silice alla cannabis coltivata nel terreno
Dai la silice alle tue piante tutte le volte che faresti con qualsiasi altro fertilizzante o come indicato nelle istruzioni del prodotto.
Utilizzo della silice durante la coltivazione idroponica della cannabis
L’aggiunta di silice ad una coltivazione idroponica richiede una notevole quantità di lavoro in più e dovrebbe essere considerata solo da chi ha l’abilità, il tempo e la motivazione per renderla realmente utile.
Poiché la silice limita la biodisponibilità di altri nutrienti, non può essere aggiunta nel serbatoio principale. Hai bisogno di un serbatoio separato in cui aggiungerai la quantità desiderata di silice. Poi dovrai immergere le radici delle tue piante in questo serbatoio, dove saranno in grado di assorbire il nutriente.
In alternativa, se desideri utilizzare la silice con erba coltivata in idroponica, puoi utilizzare uno spray fogliare senza aggiungere troppo lavoro.
Quanto spesso nutrire la cannabis in idroponica con la silice
Una o due volte alla settimana dovrebbe essere sufficiente.
Gel di silice per essiccare e conciare i fiori
Molto probabilmente ti sei già imbattuto nel gel di silice sotto forma di quei piccoli pacchetti che assorbono l’umidità ed aiutano a mantenere gli oggetti completamente asciutti.
Bene, questi pacchetti possono essere ottimi anche per essiccare e conciare la cannabis. Il gel di silice è molto assorbente e quindi estrae l’umidità dall’aria, con la conseguenza che a sua volta l’aria fa asciugare più velocemente gli oggetti nei contenitori. Se metti dei pacchetti di gel di silice nel contenitore per la concia della tua erba, questi ti aiuteranno a rimuovere l’umidità in eccesso dai fiori. Inoltre, riducono il rischio di formazione di muffe, poiché mantengono bassa l’umidità relativa.
Silice per avere raccolti di cannabis più abbondanti
Tutto sommato, vale la pena aggiungere silice ad una coltivazione di cannabis. Questo è particolarmente vero per la coltivazione nel terreno. Chi sta provando l’idroponica forse dovrebbe evitare la silice fino a quando non ha imparato bene le basi, altrimenti potrebbe finire per fare più male che bene, ma nel terreno la somministrazione di silice dovrebbe produrre facilmente buoni risultati.
Aiutandole a crescere più forti e più velocemente, ad assorbire i nutrienti in modo più efficiente e ad aumentare la loro resistenza ai parassiti, la silice può fare molto bene alle piante di cannabis. Sebbene non sia un nutriente essenziale, una volta provata, potresti non voler tornare più indietro!